23/05/2019, 10.27
PAKISTAN
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Lahore: L’iftar, un momento per creare ‘ponti’

di Shafique Khokhar

L’incontro del Movimento interreligioso per la tolleranza si svolge ogni anno durante il Ramadan, il mese sacro dell’islam. Attivisti di tutte le religioni hanno ribadito la necessità di creare un Paese di pace.

Lahore (AsiaNews) – Creare “ponti” tra le religioni ed esprimere l’unità delle persone contro coloro che diffondono odio, idee estremiste e uccidono in nome della religione: con questi obiettivi il Movimento interreligioso per la tolleranza (Rwadari Tehreek) ha organizzato il suo raduno annuale due giorni fa. Con l’occasione, attivisti di varie fedi hanno interrotto insieme il digiuno e consumato l’iftar, il pasto serale che si tiene al tramonto durante il Ramadan, il mese sacro dell’islam.

Al raduno erano presenti leader laici e di tutte le religioni: cristiani (cattolici e protestanti), indù, musulmani, sikh, bahai. Si tratta di un evento che si celebra ogni anno in questo periodo per rinsaldare i legami d’amicizia tra le comunità religiose, nella promessa di rispettarsi l’un l’altro.

Samson Salamat, presidente del movimento, ha affermato: “Il Rwadari Tehreek organizza simili eventi durante il Ramadan in diverse zone del Paese per mostrare unità contro chi diffonde odio ed estremismo, e uccide altri esseri umani attraverso varie forme di terrorismo, usando come mezzo la religione o le sette. Ancora una volta, oggi ribadiamo la nostra lotta per un Pakistan pacifico, libero da ogni forma di pregiudizio, discriminazione, terrorismo, e chiediamo al governo di adottare azioni appropriate contro chi rappresenta una minaccia per la pace e l’umanità”.

Il leader islamico Allama Asim Makhdoom ha ringraziato il gruppo per “aver organizzato questa bellissima cena dell’iftar con l’obiettivo di radunare tutte le religioni per [costruire] pace, armonia e coesistenza”. “Vorrei farvi notare – ha aggiunto – che il Pakistan non è stato fatto per i musulmani, i cristiani o gli indù. Esso è stato creato per l’essere umano e quando parliamo di umanità significa che siamo tutti uguali e con la stessa dignità”. Il religioso ha concluso: “Questo incontro è un chiaro messaggio a tutti quelli che vogliono separarci. Non c’è nessuna forza tanto potente che può dividerci, perché noi crediamo nell’amore e nell’armonia. Possa Allah benedire tutti noi e darci maggior coraggio per combattere il terrorismo e l’estremismo nel nostro Paese”.

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