17/12/2013, 00.00
RUSSIA-VATICANO
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Card Koch: Medio Oriente ed ecumenismo al centro dell'incontro, domani, con Kirill

Il porporato parlerà anche dell'incontro del Papa con il Patriarca, ma non si ipotizzano date. "Il primo incontro nella storia tra Papa e Patriarca deve esser preparato in modo che sia un passo veramente di speranza per il futuro".

Mosca (AsiaNews) - Il dialogo ecumenico con il Patriarcato di Mosca, i preparativi per l'incontro tra il primate ortodosso russo e il Papa, ma anche il proseguimento della collaborazione con la Russia sulle questioni di carattere internazionale come la pace in Medio oriente, saranno al centro dei diversi colloqui che il card. Kurt Koch, presidente del Consiglio Pontificio per l'Unità dei cristiani avrà domani, 18 dicembre, con Kirill e i rappresentanti del ministero degli Esteri a Mosca.

Ad anticipare i temi dei suoi incontri nella capitale russa, dove è arrivato il 14 dicembre, è stato lo stesso cardinale in una conferenza stampa. "Parleremo delle relazioni tra le nostre due Chiese e di come possiamo approfondire il lavoro insieme", ha dichiarato, dicendosi poi interessato a "come il Patriarca valuta il dialogo teologico e il nostro futuro ecumenico". 

Si parlerà anche della situazione dei cristiani in Medio Oriente - tema "che sta a cuore" sia alla Chiesa ortodossa russa che al Vaticano - e della possibilità dell'incontro tra il Pontefice e il Patriarca, di cui "non si può fissare ora una data precisa". "Il primo incontro nella storia tra Papa e Patriarca deve esser preparato in modo che sia un passo veramente di speranza per il futuro", ha detto. Sull'annoso problema degli uniati in Ucraina, ritenuti dal Patriarcato di Mosca come l'ostacolo principale all'incontro tra i due leader religiosi, Koch ha spiegato un aspetto di solito omesso da Mosca. "Sono d'accordo che situazione in Ucraina è seria - ha dichiarato - Ma oltre al problema tra le due Chiese, c'è anche un secondo aspetto: la tripartizione della stessa Chiesa ortodossa in quel Paese (Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Kiev, Chiesa ucraina autocefala e Chiesa ucraina-Patriarcato di Mosca, ndr)". "Per i cattolici è un problema non avere un interlocutore unico per il dialogo", ha spiegato. Il cardinale ha così invitato a "fare di tutto perché diminuisca la tensione tra gli ortodossi in Ucraina", ritenendolo "un passo importante" anche verso l'avvicinamento con la Chiesa cattolica.

Koch è da sabato in visita in Russia, su invito dell'arcivescovo della Madre di Dio a Mosca, mons. Paolo Pezzi. Il viaggio s'inserisce in un periodo di vivaci contatti tra le due Chiese sorelle, i cui rapporti - ha detto lo stesso porporato - sono in "miglioramento". A novembre, il ministro degli Esteri del Patriarcato, il metropolita Hilarion, ha incontrato Papa Francesco, mentre altri tre alti rappresentanti vaticani sono arrivati a Mosca: il card. Paul Poupard, il card. Angelo Scola, e mons. Vincenzo Paglia.

Dopo la visita del presidente Vladimir Putin in Vaticano il 25 novembre scorso, prosegue il dialogo tra Santa Sede e Cremlino su dossier internazionali, che vedono Siria e Medio Oriente in primo piano. Mosca è interessata a conoscere il punto di vista vaticano sugli sviluppi della situazione nella regione. Il card. Koch vedrà il viceministro degli Esteri, Aleksey Meshkov, anche ex ambasciatore russo in Italia.  (M.A.)

 

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