30/10/2008, 00.00
IRAN-EAU
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Commissione mista tra Teheran e Abu Dhabi per economia e isole contese

L’accordo mira ad un generale rafforzamento dei rapporti tra Iran ed Emirati. Le isole contese hanno valore solo strategico. Il regime dei mullah annuncia la creazione di una base navale per controllare l’ingresso nello Stretto di Hormuz.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) – I ministri degli esteri di Iran ed Emirati arabi, Manouchehr Mottaki e Abdullah bin Zayed al-Nahyan (nella foto) hanno sottoscritto un Memorandum di intesa (MoU) che istituisce una commissione mista per allargare la cooperazione economica e politica tra i due Paesi. Anche se non esplicitamente incluso nella sfera di azione della commissione, essa dovrebbe esaminare anche la questione delle tre isole del Golfo – Piccola e Grandr Tunb e Abu Musa - oggetto di una controversia tra i due Paesi, che ne reclamano la sovranità.
 
La disputa va avanti da anni ed ha avuto anche toni aspri: gli uni e gli altri si rifanno a differenti momenti storici per rivendicare le tre isolette, meno di un migliaio di abitanti in tutto e di scarso o nullo valore economico, ma di notevole interesse strategico, visto che sono all’interno dello Stretto di Hormuz, porta del petrolio dei Paesi che si affacciano sul Golfo. Attualmente sono occupate dall’Iran, che quest’estate vi ha collocato alcuni uffici marittimi e di guardia costiera. La mossa è stata condannata dalla Lega araba che spalleggia le rivendicazioni degli Emirati. 
 
A conferma dell’importanza che, sopratutto in questo momento, il regime dei mullah attribuisce al controllo dello Stretto, ieri il comandante della marina iraniana, ammiraglio Habibollah Sayyari ha annunciato la creazione di una base navale a Jask, porto iraniano situato subito prima dell’ingresso nello Stretto. “Possiamo prevenire – ha detto, secondo quanto riferisce la Fars – l’ingresso di qualsiasi unità navale nemica”.
 
A parte la questione strategica, l’accordo tra Iran ed Emirati mira a rafforzare i legami economici tra due Paesi. Gli Emirati sono il principale partner commerciale di Teheran, con un interscambio che l’anno scorso è stato di 11,7 miliardi di dollari. Negli Emirati vivono 450mila iraniani (il Paese ha circa cinque milioni di abitanti) ed operano 10mila ditte iraniane. Sul piano politico, infine, per Teheran il passo è importante per superare le diffidenze politiche del Consiglio di cooperazione del Golfo, che comprende Arabia Saudita, Qatar, Oman, Emirati arabi uniti, Bahrein e Kuwait.
 
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