09/12/2019, 13.08
FILIPPINE
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Con il card. Tagle, entrano in Curia ‘il volto e l’animo’ della Chiesa filippina

L’arcivescovo di Manila è il nuovo prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Mons. Mangalinao: “Felici di contribuire alla gloria della Chiesa attraverso l’incarico conferito al nostro amato cardinale”. Missionario Pime: “La scelta del pontefice è provvidenziale ed ispirata”.

Manila (AsiaNews) – La nomina del card. Luis Antonio Gokim Tagle a nuovo prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli “porterà il volto e l’animo dei cattolici filippini nel cuore della Chiesa universale, per servirla secondo la volontà del Santo Padre”. Lo dichiara ad AsiaNews mons. Jose Elmer Imas Mangalinao, 59enne vescovo di Bayombong, commentando la scelta annunciata ieri da papa Francesco. L’arcivescovo di Manila è il terzo prefetto asiatico a capo del dicastero, un tempo chiamato Propaganda Fide: segue il card. Grégoire-Pierre XV Agagianian (armeno, 1958-1970) ed il card. Ivan Dias (indiano, 2006-2011). Il suo predecessore, il card. Fernando Filoni (2011-2019), assume l'incarico di Gran Maestro dell'Ordine del Santo Sepolcro (Oessg).

La Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli il dicastero competente per tutto ciò che riguarda l'attività missionaria: dirige e coordina le opere di evangelizzazione. Ad esso competono le nomine episcopali nelle terre di missione ed anche molte funzioni normalmente esercitate da altri dicasteri. “La Chiesa – dichiara mons. Manalinao – si appresta a celebrare nel 2021 i 500 anni di cristianesimo nelle Filippine. Uno dei temi principali di questo evento ci sprona ad essere ‘annunciatori del Vangelo in tutto il mondo, dando nuova forza al nostro spirito missionario’. In quanto filippini, siamo felici di contribuire alla gloria della Chiesa attraverso l’incarico conferito al nostro amato cardinale”.

“Lavoro a stretto contatto con lui da molto tempo – prosegue il vescovo di Bayombong –. Sono sicuro che anche in Vaticano egli metterà in mostra le sue principali qualità: anzitutto l’umiltà di accettare di buon cuore tutto ciò che viene dal Signore. Questa modestia è lo strumento attraverso cui Dio consente di raggiungere il prossimo; allo stesso tempo, è una delle caratteristiche più splendenti del papa. In secondo luogo, il card. Tagle è capace di dedizione e impegno totale nel custodire e preservare la pietas; infine, la grande intelligenza di cui è dotato lo renderà un prezioso consigliere per il papa”. Nel quadro della chiamata alla nuova evangelizzazione, la nomina del card. Tagle conferma che la Chiesa filippina è “sulla buona strada”. “Siamo guidati dallo Spirito Santo e la scelta del Santo Padre lo dimostra”, afferma mons, Mangalinao. “Ma non dobbiamo mai dimenticare – avverte – che quanto facciamo come Conferenza episcopale, clero e fedeli, è a onore e gloria del Signore. Gioia, impegno e coraggio devono continuare ad illuminare il nostro servizio alla Chiesa, nel nome di Cristo”.

P. Sebastiano D’Ambra, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) ed attuale segretario esecutivo della Commissione per il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale filippina (Cbcp), definisce la scelta del pontefice “provvidenziale e ispirata”. “Il card. Tagle è amato e rispettato da tutti – dichiara il sacerdote. “In queste ore – racconta – la sua nomina ha trovato eco sui giornali nazionali e sui social media di molti cattolici. Penso che papa Francesco, anche attraverso i suoi ultimi viaggi apostolici, abbia voluto dare un segnale alla Chiesa e al mondo: l’Asia cattolica è presente e pronta a rispondere alle sfide del mondo odierno. Coincidenza interessante è che parte della famiglia del cardinale è di origini cinesi. Diversi altri aspetti fanno del card. Tagle una speranza per la Chiesa asiatica e quella universale. Tale nomina, per un incarico così importante, farà sì che quest’ultima rivolga una maggiore attenzione all’Oriente”.

Lo scorso 4 dicembre, per i cattolici filippini si è aperto l'Anno dell'Ecumenismo, del Dialogo interreligioso e dei Popoli indigeni. Questo li proietterà alle importanti celebrazioni del 2021. “Il card. Tagle – conclude p. D’Ambra – saprà evidenziare la storia dell’evangelizzazione in questo Paese ed i conflitti sociali tutt’ora presenti (soprattutto qui sull’isola di Mindanao). Questo responsabilizzerà la Chiesa filippina, chiamata da una parte a rinnovare il cristianesimo; dall’altro, ad essere ancora più missionaria e portare nel mondo il messaggio del Vangelo. Per tale compito, possiamo contare sugli oltre 13 milioni di filippini all’estero”.

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