18/08/2016, 10.05
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Corea, un “nipotino” di Kim Il-sung chiede asilo politico al Sud

Thae Yong-ho era il numero due dell’ambasciata nordcoreana a Londra. Ora si trova a Seoul, ma non è chiaro se rimarrà nella penisola o cercherà un “Paese terzo” che lo ospiti. È il rifugiato politico di grado più alto che abbia mai abbandonato il regime di Pyongyang. Lui e la moglie provengono da famiglie dell’elite politica nordcoreana: il padre del diplomatico era il generale Thae, eroe della guerra contro i giapponesi.

Seoul (AsiaNews) – Il governo sudcoreano ha confermato l’arrivo nel Paese di Thae Yong-ho, fino a pochi giorni fa “numero due” dell’ambasciata della Corea del Nord a Londra. Egli è arrivato con la moglie e il figlio, dopo dieci anni di residenza in Gran Bretagna. Non è chiaro il motivo della fuga. Secondo un portavoce del governo del Sud, “per motivare la sua decisione il ministro Thae ha citato il suo disgusto per il regime di Kim Jong-un, la sua ammirazione per il sistema libero e democratico della Corea del Sud e le preoccupazioni per l’avvenire della famiglia”.

Thae è piuttosto conosciuto dai giornalisti britannici con sede a Londra, perché ha operato come principale punto di contatto per gli inviati che volevano trascorrere un periodo a Pyongyang, la capitale della Corea del Nord. Ha sempre mantenuto uno stile misurato con la stampa, in contrasto con la retorica molto aggressiva usata dalla propaganda nordcoreana.

Nel corso degli anni passati nel Regno Unito Thae ha partecipato a diversi eventi organizzati dal Partito comunista britannico, facendo degli interventi sempre in difesa della Corea del Nord. Il figlio di Thae è il 19enne Thae Kum-hyok: ha terminato la scuola superiore il 22 luglio e, stando alle testimonianze di alcuni suoi amici citate dal Guardian, aveva ottenuto un posto all’Imperial College di Londra per studiare matematica e informatica.

Questa fuga rappresenta il “colpo” diplomatico più importante dalla divisione della penisola. Il ministro è infatti uno dei membri più in vista dell’elite nordcoreana, collegato in maniera diretta con il “padre della patria” Kim Il-sung, nonno dell’attuale dittatore. Il padre del fuggiasco era infatti Thae Pyong-ryol, generale “a quattro stelle” ed eroe della guerra contro il Giappone. Stretto alleato del primo presidente nordcoreano, è stato sepolto con tutti gli onori nel 1997 dopo aver raggiunto il vertice dell’Esercito popolare coreano.

Anche la moglie del diplomatico, O Hye-son, è una “nipotina” della rivoluzione: suo nonno sarebbe infatti O Peak-ryong, capo delle attività di guerriglia durante lo scontro con il Giappone; suo padre, O Kum-chol, è stato vice Capo di Stato maggiore della difesa. Gli attuali leader politici, economici e militari della Corea del Nord sono tutti discendenti degli alleati di Kim Il-sung, e vengono chiamati “nipotini” per distinguerli dai padri che invece hanno servito sotto il defunto Kim Jong-il.

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