24/09/2014, 00.00
COREA
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Corea del Nord, il popolo costretto a vivere con 250 grammi di cibo al giorno

Luglio e agosto ai minimi storici per la popolazione del regime dei Kim: colpa della siccità della scorsa primavera e delle sanzioni imposte a causa del programma atomico. Il World Food Programme lancia l'allarme: "La maggior parte della popolazione è a rischio di malnutrizione acuta".

Seoul (AsiaNews) - La distribuzione di cibo gratuita alla cittadinanza, base del sistema socio-politico della Corea del Nord, ha toccato nell'agosto del 2014 il punto più basso degli ultimi quattro anni. Il governo ha fornito una media di 250 grammi di cibo al giorno ai propri abitanti. Secondo il World Food Programme delle Nazioni Unite, la razione minima per la sopravvivenza è di 573 grammi giornalieri. La causa di questo picco negativo è da ricercare nella siccità che ha colpito il Paese la scorsa primavera e nelle sanzioni internazionali provocate dal programma nucleare del regime dei Kim.

I numeri indicano un calo definito "preoccupante" da attivisti per i diritti umani ed esperti del Paese, governato da Kim Jong-un. I dati relativi a luglio sono di poco maggiori di quelli del mese successivo, ma anche quelli degli ultimi sette mesi del 2013 si sono attestati sui 300 grammi quotidiani. Leggermente migliori le distribuzioni dei primi cinque mesi dello scorso anno, con 400 grammi per cittadino. Nelle razioni quotidiane sono compresi riso e verdure, anche se alcune fonti parlano di cereali "mischiati con pietre polverizzate" per aumentarne il peso durante la consegna al popolo.

Secondo il programma di aiuti alimentari del Palazzo di Vetro, sulla base di questi numeri si può ritenere che "la maggior parte della popolazione ordinaria della Corea del Nord non riceve il nutrimento necessario agli esseri umani, e quindi è a rischio di malnutrizione acuta". Il gruppo "invita" governi e Organizzazioni non governative a "trovare una strada" per riprendere l'invio di aiuti umanitari.

Tali aiuti sono stati bloccati dopo le ultime provocazioni militari del regime di Pyongyang, che porta avanti un programma nucleare non autorizzato e ha ordinato una serie di lanci missilistici che nel marzo 2013 hanno provocato una grave crisi nell'area. L'attuale governo della Corea del Sud, guidato dalla conservatrice Park Geun-hye, ha interrotto ogni forma di cooperazione umanitaria. Soltanto pochissimi gruppi vengono autorizzati a varcare il confine e portare aiuti di tipo alimentare o sanitario alla popolazione. 

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