Corruzione e leggi ingiuste fanno crollare l'economia del Nepal
Kathmandu (AsiaNews) - Corruzione, leggi sul lavoro ingiuste e poca libertà nel campo degli investimenti hanno fatto crollare il Nepal agli ultimi posti nel Rapporto sulla libertà economica 2014 stilato dal Wall Street Journal e dalla Heritage Foundation. Il Paese ha perso 0,3 punti rispetto allo scorso anno, piazzandosi alla 149ma posizione in una lista che comprende 178 economie mondiali.
In Asia meridionale - Afghanistan escluso per motivi bellici - si piazzano meglio India (120mo posto), Pakistan (126mo posto) e Bangladesh (131mo posto). Tutti questi Paesi rientrano comunque nel campo di quei mercati "per lo più ingiusti", il penultimo settore prima di quelle economie che "reprimono" gli investitori.
Il risultato indica che il Nepal è in caduta libera nel campo della libertà economica. Nel 2007 si piazzò prima di India e Bangladesh, ma i risultati da allora sono sempre scivolati verso il basso. Secondo i curatori del Rapporto, questa discesa si spiega con le mancate riforme contro la corruzione e a favore della libertà di investimento: "Molti membri del governo - dice il testo - sono stati accusati o condannati per corruzione. Ma i politici più importanti si salvano spesso dalle inchieste".
Il professor Biswambhar Pyakurel, analista economico nepalese, dice: "Il Rapporto punta il dito in maniera corretta contro i fragili aspetti della nostra economia. Ma non si tratta di un dramma: con iniziative rapide potremmo combattere questi fenomeni negativi". Shankar Koirala, ministro dell'Economia e del Commercio, sostiene che "il Nepal ha dei problemi in termini di economia, ma il governo sta agendo per risolverli".
