23/09/2009, 00.00
INDIA
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Cristiani vogliono candidarsi col Congress alle elezioni del Maharashtra

di CT Nilesh
L’impegno in politica è un fatto nuovo. Spesso i cristiani si sono rifugiati in un ghetto, senza prendere parte ai problemi della nazione. Migliore sintonia con il Congress, ma la richiesta di rappresentanza è fatta anche a tutti gli altri partiti.

 

Mumbai (AsiaNews) - La comunità cristiana del Maharashtra ha chiesto al partito del Congress di candidare alcuni suoi membri per le elezioni del prossimo ottobre, che si terranno in cinque Stati dell’India. Il fatto è assolutamente nuovo.

 

In generale i cristiani in India non amano stare in politica. Essendo stati accusati in passato di collaborazione con le potenze coloniali, poco a poco, ma in modo costante, essi sono stati discriminati nelle amministrazioni locali e centrale, nelle ferrovie e nei posti governativi. Vi sono eccezioni brillanti come George Fernandes, ministro della Difesa nel governo del Bjp (Barathiya Janata Party),  Purno Agitok Sangma, del Meghalaya, che è stato presidente del parlamento; Arackaparambil Kurian Anthony, già chief minister dal Kerala; lo scomparso di recente YS Rajasekhara Reddy in Andhra Pradesh.

Prima delle elezioni generali dello scorso maggio, i vescovi cattolici hanno scritto lettere pastorali raccomandando ai fedeli di emergere in pubblico e andare a votare prendendo parte alla vita politica della nazione. Negli ultimi tempi ci sono segni che i cristiani stanno uscendo dal loro ghetto e condividono i problemi e le preoccupazioni di tutta la nazione.

Con l’avvicinarsi delle elezioni statali del 13 ottobre, la All India Christian Council (Aicc) ha chiesto a Sonia Gandhi, presidente del Congress, di nominare almeno nove membri della comunità cristiana in Maharashtra, inclusi tre a Mumbai. John Dayal, segretario dell’Aicc, ha detto che per una adeguata rappresentanza di cristiani fra i candidati, essi si sono appellati non solo al Congress, ma ai capi di tutti i partiti.

Un altro membro dell’Aicc, Abraham Mathai, ha detto: “I cristiani sono emarginati dal punto di vista politico. La loro voce è ascoltata di rado. Per dare loro un senso di sicurezza è essenziale che siano rappresentati nell’assemblea in modo adeguato”.

Mattai si è lamentato anche che i cristiani vengano considerati a priori in conto ai partiti laici (e non a quelli nazionalisti indù). Prima delle elezioni generali del maggio scorso, un candidato del Congress ha mancato l’appuntamento per parlare con una comunità cristiana di Everard in Mumbai. Quando si è scusato, ha detto che comunque era sicuro che tutti avrebbero votato per il Congress.

Anche la Mumbai Catholic Sabha ha chiesto al Congress di dare spazio ai cristiani.  “Abbiamo sempre appoggiato i partiti laici nelle elezioni statali – afferma  Dolphy D’Souza, il presidente - ma ora vogliamo anche essere rappresentati”.

I cristiani nello stato del Maharashtra sono almeno 1,8 milioni, 800 mila dei quali sono a Mumbai. Per tre quartieri di Mumbai con una significativa presenza cristiana, la Aicc ha raccomandato tre nomi: Janet D’Souza per Ghatkopar, Agnello Fernandes per Mahim e Steven Noronha per Bandra.

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