27/09/2019, 12.48
BANGLADESH
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Dhaka, giovane convertito: Predico Cristo con il mio stile di vita

di Sumon Corraya

Joynal Hasan racconta la sua conversione, avvenuta per caso dopo aver guardato un film in TV nella domenica di Pasqua. Il cristiano riceve minacce di morte per la sua fede e in passato è stato picchiato con ferocia. “La persecuzione fa ardere la mia fede, che diventa ancora più pura”.

Dhaka (AsiaNews) – Il Mese missionario straordinario “per me è predicare Cristo ad altri fedeli attraverso il mio stile di vita, raccontare la storia di Gesù Cristo a chi non ne ha mai sentito parlare. In questo modo essi possono conoscerlo e avvicinarsi a Lui”. Lo dice ad AsiaNews Joynal Hasan (nome di fantasia), un 30enne di Dhaka convertito al cristianesimo. Egli racconta la sua conversione, per la quale è stato picchiato e continua a ricevere minacce di morte. Tuttavia non teme per la sua vita. “Anche se sono perseguitato – afferma – a causa della fede, tengo la fede nel cuore. La persecuzione fa ardere la mia fede, che diventa ancora più pura”.

Hasan racconta di aver sentito parlare di Cristo per la prima volta nel 2000: “Era il pomeriggio della domenica di Pasqua e guardavo la televisione. Sul canale BTV mandavano in onda un film su Gesù. In quel momento ho saputo che Cristo ha sacrificato la sua vita; in seguito ho saputo molto di più. Ho cercato una chiesa cattolica e incontrato un prete. Ho letto tanti libri e la Bibbia. Questo mi ha aiutato a comprendere più a fondo la fede. Nel frattempo incontravo suore e sacerdoti, e il loro comportamento sincero mi attraeva sempre di più al cristianesimo. Alla fine ho deciso di ricevere il battesimo”.

Il giovane racconta che “non è stato facile, anche il sacerdote mi scoraggiava. Mi diceva: ‘Anche la tua religione musulmana è buona!’. Ma io non ho abbandonato la speranza. Ho trascorso tre anni in preparazione con catechisti, suore e sacerdoti. Infine sono stato battezzato”.

Hasan racconta che la comunità islamica in cui viveva non ha accolto con favore la notizia della sua conversione. “Un giorno – ricorda – ho ricevuto un messaggio sul cellulare con scritto: ‘Tu hai fatto un oltraggio all’islam e sei diventato cristiano. Noi ti uccideremo’. All’inizio non avevo preso sul serio la minaccia, anzi credevo che fosse uno scherzo, ma poi ho notato che qualcuno seguiva tutti i miei movimenti”.

Fino all’aggressione: “Un giorno stavo tornando dalla messa della domenica e tre persone mi hanno fermato. Mi hanno attaccato con violenza con i bastoni. Sono quasi morto, ma Gesù Cristo mi ha salvato. Sono rimasto in ospedale per diversi mesi”. Egli ha tentato di sporgere denuncia alla polizia, “ma all’inizio non ha voluto registrare il caso. In seguito hanno depositato la denuncia, ma non hanno mai condotto le indagini. So che la polizia è contro di me”.

Hasan oggi è un commerciante. Guadagna grazie agli scambi con partner e clienti. Continua a ricevere minacce di morte, ma non rinnega la sua passione per Cristo. “Vivo in un Paese musulmano in cui vivono anche i radicali ed è difficile diventare testimone di Cristo. Ma ci sono molti modi di predicare il messaggio di Dio. Il mio stile di vita predica il messaggio cristiano e continuerò a farlo per il resto della vita”.

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