13/05/2024, 12.21
BANGLADESH
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Dhaka: filantropo cristiano battista accusato di traffico di organi

di Sumon Corraya

Milton Samadder, 36 anni, infermiere e fondatore di un centro di cura per disabili e anziani, è stato arrestato dopo essere stato travolto da una tempesta mediatica. Dalla comunità cristiana si sono levate voci per un'indagine equa e trasparente ed è stato chiesto alle autorità di evitare di sensazionalizzare la vicenda.

Dhaka (AsiaNews) - La polizia del Bangladesh ha arrestato un cristiano battista accusato di una serie di gravi crimini, che vanno dal traffico di organi alla falsificazione di certificati di morte e all’appropriazione indebita di donazioni. Milton Samadder, 36 anni, infermiere, nel 2014 ha aperto a Mirpur un centro chiamato "Child and Old Age Care", un luogo dove persone con disabilità fisiche e mentali e senza dimora possono trovare riparo e assistenza sanitaria. In precedenza Samadder aveva fondato una società di servizi di case di cura chiamata Milton Home Care, un'esperienza che gli aveva aperto gli occhi sulla difficoltà che i poveri e i malati incontrano in Bangladesh.

Su Facebook, il principale canale attraverso cui avvenivano anche le donazioni, Samadder ha un seguito di 16 milioni di persone. Nel corso degli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui, nel 2022, lo Sheikh Hasina Youth Volunteer Award, conferitogli dal ministero della Gioventù e dello Sport.

Dal 25 aprile, però, l'uomo cristiano è finito nell’occhio del ciclone: un quotidiano locale ha riportato una serie di accuse sollevate nei suoi confronti: la più grave è quella che lo vedrebbe coinvolto nel traffico di organi, prelevati direttamente dai pazienti. Inoltre, sempre secondo quanto riportato dai media, su 900 persone decedute all’interno dei centri gestiti da Milton, non si conoscerebbe l’ubicazione di 835 defunti. Il cristiano è stato accusato anche di usurpazione di un terreno a Savar, dove gestisce un’altra struttura, opacità finanziaria, e persino di violenza domestica contro i propri genitori.

Dopo la diffusione della notizia, Milton Samadder ha negato le accuse attraverso la propria pagina Facebook, esprimendo anche la volontà di sottoporsi a un’indagine. A seguito di una crescente copertura mediatica, Milton è stato effettivamente arrestato il primo maggio. Al momento si trova ancora in carcere in attesa dei procedimenti legali, dopo che il 9 maggio gli è stata negata la libertà su cauzione dal tribunale della città di Dhaka.

Nel frattempo, il commissario della polizia investigativa della capitale, Mohammad Harun-or-Rashid, ha rivelato ai giornalisti dettagli sconcertanti riguardo la vicenda, dicendo che Milton “provava un piacere sadico nel mutilare gli individui” con il pretesto di cure mediche. Riguardo a questa accusa, diversi medici hanno sollevato dei dubbi. Per i trasferimenti di reni e altri organi sono infatti necessari medici, infermieri e tecnici qualificati, nonché moderne sale operatorie. Tutti elementi che non sembra Milton avesse a disposizione. 

Il commissario Harun-or-Rashid ha poi spiegato che nel conto di Samadder sono stati trovati fondi pari a 18,5 milioni di taka (circa 148mila euro). Secondo gli inquirenti, le donazioni, ottenute pubblicando sui social l’attività dei centri, non erano sempre utilizzate a favore delle persone ospitate nelle medesime strutture.

All’interno della comunità cristiana si sono levate voci in difesa di Milton e soprattutto a favore di un’indagine equa e imparziale. Il giornalista cattolico Aldrick Biswas ha definito Samadder un filantropo cristiano e ha espresso il sospetto che dietro alle accuse ci sia il tentativo di chiudere i centri per disabili. Spesso, infatti, ha sottolineato il cronista, le persone impegnate in attività di beneficenza diventano facili bersagli.

Allo stesso modo, p. Albert Rozario, parroco della cattedrale di Ramna, ha fatto visita alla polizia e chiesto alle autorità che seguono il caso di evitare di sensazionalizzare le accuse, ma al contrario di eseguire un'indagine approfondita. Anche i familiari hanno chiesto un’inchiesta trasparente.  

L’avvocato di Milton Samadder, Ohiduzzaman Biplab, sostiene che le accuse derivano da complicazioni legate a problemi sul terreno e di viabilità riguardanti la struttura eretta a Savar. Biplab ha affermato che questi problemi hanno portato ingiustamente all'assalto mediatico del suo cliente e ha sottolineato che al momento la vicenda è caratterizzata da narrazioni contrastanti che non aiutano a comprendere la complessità del caso.

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