23/07/2009, 00.00
NEPAL
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Epidemia di diarrea colpisce il Nepal occidentale. Più di 200 morti

di Kalpit Parajuli
Governo nepalese impreparato alla calamità. Mancano medicinali adeguati e un piano di prevenzione. I più giovani fuggono dai villaggi per paura del contagio.

Kathmandu (AsiaNews) – Sono più di duecento i morti per l’epidemia di diarrea che da mesi sta colpendo la parte occidentale del Nepal, la più remota e povera del Paese. Rukum, Rolpa, Surkhet, Jajarkot sono i distretti più colpiti dall’epidemia. In queste zone la mancanza di strade adeguate e ospedali sta rendendo ancora più rapido il propagarsi della malattia.

Sono infatti decine le persone infettate ogni giorno nei villaggi. In molti casi i corpi dei morti giacciono nei campi contaminando le falde acquifere. Tale situazione fa prevedere un considerevole aumento delle vittime nei prossimi mesi.

“Ho perso due figli la scorsa settimana a causa dell'infezione. Ho tentato di trovare i medicinali, ma all’ospedale centrale del distretto mi hanno detto che non erano disponibili” afferma Nor Bahadur del distretto di Rolpa. Egli aggiunge che “il governo dovrebbe sentirsi responsabile per la salute dei suoi cittadini fornendo medicinali. Non è possibile morire per la mancanza di pastiglie contro la diarrea”.

Nonostante i primi decessi siano avvenuti circa tre mesi fa, il governo è intervenuto solo ora per fermare il propagarsi dell’epidemia nel resto del Paese.

Dopo un primo sopraluogo, lunedì 20 luglio il primo ministro Madhav Kumar ha  rassicurato la popolazione dichiarando di aver preso speciali misure per combattere in modo rapido l’epidemia. Egli ha ammesso le responsabilità delle istituzioni affermando che “questa situazione è dovuta a una mancata coordinazione delle autorità competenti”.

In seguito alle dichiarazioni, Kumar ha reso nota l’intenzione di creare un fondo di soccorso che prevede una spesa di 100 euro per ogni famiglia colpita dalla malattia.

Da parte sua, il segretario del Ministero della salute Dirgha Singh Bum ha detto che “l’intero ministero sta monitorando l’area ma ci vorranno diversi giorni per controllare il diffondersi dell'epidemia a causa delle pessime condizioni igieniche in cui vivono gli abitanti”.

Intanto la popolazione più giovane fugge dai distretti colpiti per paura del contagio, lasciando nei villaggi i più anziani.

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