16/03/2013, 00.00
INDONESIA - COREA DEL SUD
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Fondazione coreana premia sacerdote indonesiano per l'impegno di pace a Papua

di Mathias Hariyadi
P. Neles Tebay Pr insignito del Peace Award 2013 della Korean Tji Haksoon Justice and Peace Foundation. Riconosciuto lo sforzo per il dialogo fra Jakarta e gruppi separatisti, promosso grazie alla "Rete di pace a Papua". Il sogno è quello di "veri colloqui di pace" dopo decenni di tensioni e violenze.

Jakarta (AsiaNews) - Per il suo impegno a favore del dialogo fra Jakarta e indipendentisti a Papua ha ricevuto un ambito riconoscimento da una fondazione sud-coreana, ma non intende diminuire gli sforzi "fino a che non avrò raggiunto l'obiettivo di veri colloqui di pace". Così p. Neles Tebay Pr, sacerdote indonesiano dell'arcidiocesi di Jayapura (provincia di Papua), commenta la nomina a vincitore del Peace Award 2013 assegnato dalla Korean Tji Haksoon Justice and Peace Foundation, istituto con base a Seoul. Preside della Fajar Timur High School di filosofia e teologia, egli è stato insignito "per l'impegno nella promozione di canali di pace tra governo indonesiano e gruppi separatisti" attraverso il gruppo "Rete di pace a Papua" (Jaringan Damai Papua/Jdp). 

Assieme ad altri pastori protestanti che collaborano alle iniziative di Jdp, p. Tebay - membro dal 2009 del Papuan Interfatih Forum for Religious Leaders - ha alimentato le speranze di pace nella provincia, raccolto "richieste" e ascoltato le voci dei gruppi indipendentisti, curando i collegamenti col governo centrale. Una iniziativa fondamentale per contenere le possibili ondate di violenza o un conflitto su scala regionale, in un'isola ambita per le risorse naturali che racchiude nel sottosuolo.

Interpellato da AsiaNews poco prima della partenza per Seoul, dove ha ricevuto in questi giorni il riconoscimento, egli conferma di voler continuare l'opera, sino a che il sogno di "colloqui di pace" non prenderà una forma concreta. Perché, aggiunge p. Tebay (nella foto), "permangono situazioni di tensione da almeno 50 anni" nella regione e a soffrirne è soprattutto la popolazione civile. Un ultimo elemento di soddisfazione è rappresentamento dall'apprezzamento per l'opera svolta non solo da "gruppi locali", ma anche da "agenzie internazionali".

Nel 2001 le autorità di Jakarta hanno concesso ai locali per legge una "autonomia speciale" per la provincia; tuttavia, una sua attuazione non si è mai concretizzata e le popolazioni indigene continuano a denunciare "trattamenti ingiusti". La zona è stata teatro di una violenta campagna militare ai tempi di Sukarno, che ha determinato l'annessione nel 1969 sfruttando una direttiva temporanea delle Nazioni Unite. Il pugno di ferro usato dal regime di Suharto fra il 1967 e il 1998 e la massiccia invasione di multinazionali straniere e compagnie indonesiane hanno favorito la nascita di un movimento separatista. L'attuale denominazione di Papua è stata sancita nel 2002 dall'ex presidente Abdurrahman Wahid

 

 

 

 

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