08/01/2004, 00.00
cina - hong kong
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Giornalisti puniti per aver diffuso notizie sulla Sars

Hong Kong (AsiaNews) - Attivisti per i diritti umani stanno accusando la Cina di voler penalizzare il giornale che per primo ha denunciato la presenza di un caso Sars alcuni giorni fa.

Il giornale che ha pubblicato per primo la notizia di un produttore televisivo 32enne malato di Sars nel Guangdong è il quotidiano Nanfangzhoumo ("Il rotocalco del sud"), un giornale popolare formato tabloid molto attivo nel Guangdong.

In questi giorni lo staff della redazione e la stessa redattrice dell'articolo di denuncia del caso Sars sono stati interrogati dalla polizia a lungo. La redattrice Zeng Wenqiong  è stata allontanata dal lavoro.

Frank Lu, del Centro per i Diritti Umani e la Democrazia, con base ad Hong Kong, ha dichiarato che queste azioni fanno parte di una strategia che mette sotto pressione i media perché non pubblichino cose spiacevoli al governo. "Se qualche giornale osa riportare cose che al governo non piacciono, essi usano questo modo per spaventare i giornali, i direttori, i giornalisti. La cosa è molto seria".

L'epidemia di Sars dell'anno scorso è stata nascosta dal governo per mesi, permettendo che l'infezione si diffondesse in più di 30 paesi. Nel maggio scorso, nel pieno della crisi Sars, il presidente Hu Jintao ha promesso prontezza nel diffondere le informazioni e nel prendere provvedimenti.

Oggi il primo caso di Sars è stato dichiarato chiuso e fuori pericolo, ma un altro caso è stato confermato: quello di una cameriera 20enne sempre nel Guangdong.

Intanto le autorità di Hong Kong hanno messo sotto osservazione tre operatori televisivi che, andati a filmare la zona dove era scoppiato il primo caso Sars, sono tornati nel territorio presentando sintomi da sindrome respiratoria acuta.

Intanto fra molte difficoltà è in atto l'uccisione di 10 mila gatti civetta (zibetti), ritenuti responsabili dell'epidemia di Sars. In effetti, la cameriera e i tre operatori di Hong Kong hanno avuto  possibilità di stare vicini a questi animali. Non così il primo caso. L'Organizzazione Mondiale della Sanità esprime dubbi su uno stretto legame fra gli zibetti e i nuovi casi di Sars.

 

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