09/04/2021, 14.39
HONG KONG-CINA
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Governo di Hong Kong: ‘Interferenza barbarica’ dare ospitalità a ‘criminali’ democratici

La reazione del governo del territorio segue di poche ore quella di Pechino che accusa Londra di aver dato statuto di rifugiato politico all’attivista Nathan Law. Dal giugno 2019, sono state arrestate 10200 persone, molte delle quali giovani.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Ogni Paese che offre ospitalità a “criminali” compie una “interferenza barbarica” e pagherà un prezzo per le sue azioni. Lo ha dichiarato oggi il governo di Hong Kong alludendo allo statuto di profugo perseguitato che molti attivisti democratici hanno ottenuto o stanno per ricevere da Gran Bretagna e altri Paesi.

Di per sé la dichiarazione non contiene alcuna indicazione, né cita nomi di “criminali” o di Paesi interessati. Ma la dichiarazione segue a ruota quella compiuta ieri da Pechino, contro l’asilo politico offerto dalla Gran Bretagna all’ex parlamentare Nathan Law. Law, un attivista pro-democrazia, è fuggito all’estero lo scorso anno, quando è stata imposta sul territorio la legge sulla sicurezza nazionale. Law, 27 anni, è fra i responsabili giovanili che hanno partecipato a manifestazioni e occupazioni di luoghi pubblici, sospettato di autonomismo.

Alla notizia che Londra aveva concesso a Law lo status di rifugiato politico, il portavoce del Ministero degli esteri di Pechino, Zhao Lijian ha accusato Law di essere un “sospetto criminale” e ha bollato come “grossolana interferenza” la mossa di Londra contro la giustizia di Hong Kong.

Il comunicato del governo di Hong Kong continua: “Ogni nazione, regione, organizzazione o individuo che ospita criminali di Hong Kong in ogni forma, mostra disprezzo verso lo stato di diritto, ed è rozzamente irrispettoso del sistema legale di Hong Kong, interferendo in modo barbaro negli affari di Hong Kong”.

Ieri al Legco il Dipartimento di giustizia ha rilasciato un documento in cui si rivela che a causa delle manifestazioni anti-estradizione, iniziate nel giugno 2019, sono state arrestate 10200 persone, molte delle quali giovani. Fino ad ora, solo 600 sono state processate e condannate. Molte manifestazioni pacifiche contro la legge che ora è stata cancellata, hanno avuto code violente, che si giustificavano accusando la polizia di uso eccessivo della forza e il governo di insensibilità.

Fra le persone condannate come “criminali” vi sono anche alcune fra le personalità più stimate al mondo, appartenenti al movimento democratico, quali Martin Lee, Jimmy Lai, Lee Cheuk-yan, Margaret Ng, Albert Ho.

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