14/07/2012, 00.00
INDIA
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Himalaya: Inizio tragico per il pellegrinaggio indù alle grotte di Shiva

di CT Nilesh
Dal 25 giugno sono 72 i morti per freddo, attacchi cardiaci ed incidenti. In meno di un mese, oltre 4 milioni di fedeli hanno visitato la cavità naturale di Amarnath situata nella catena dell’Himalaya. Il luogo è famoso in tutta l’India per le formazioni di ghiaccio sacre al dio Shiva.

Mumbai (AsiaNews) - Ogni anno centinaia d migliaia di fedeli indù si recano in pellegrinaggio alle grotte di Amarnath, situate nella catena dell'Himalaya. Durante i mesi estivi, i pellegrini percorrono centinaia di chilometri di sentiero per raggiungere la grotta sacra. Secondo il The Times of India, principale quotidiano indiano, circa 4 milioni di fedeli hanno visitato Amarnath nelle ultime settimane. Il pellegrinaggio è iniziato lo scorso 25 giugno dalle piste gemelle di Baltal, sul fiume Sindh (Jammu - Kashmir), e Pahalgam, città di 5mila abitanti situata nel distretto Anantnag (Jammu-Kashmir).

Il luogo sacro è una cavità naturale della montagna, dove a causa delle infiltrazioni d'acqua si formano colonne di ghiaccio che assomigliano a "lingam", oggetti cilindrici utilizzati nei templi indù per rappresentare il corpo del dio di Shiva.

L'enorme numero di fedeli e la difficoltà del sentiero hanno dato una triste fama al pellegrinaggio che ogni anno si conclude con decine di decessi per incidenti, fatica, assideramenti e infarti a causa dell'alta quota. A tutt'oggi sono 72 i fedeli morti durante il percorso.  

Nei giorni scorsi quattro pellegrini e un portatore sono deceduti mentre si recavano ad Amarnath seguendo i sentieri che dal Kashmir portano verso alla catena dell'Himalaya. Lo scorso 12 luglio, Nirmala Tripathi, 62 anni, è stata stroncata da un arresto cardiaco proprio all'interno della grotta, poco dopo aver compiuto il così detto "omaggio del ghiaccio". Lo stesso giorno, un altro fedele residente nel Madhya Pradesh è stato colto da infarto sul sentiero di Baltal nei pressi di Brarimarg.

Al tragico bilancio si aggiungono due pellegrini non ancora identificato, tra cui una donna, trovati morti lungo il tradizionale percorso di 45 km che raggiunge la grotta dalla località di Pahalgam. Nella stessa zona un portare è morto per arresto cardiaco. 

In India i pellegrinaggi religiosi sono molto popolari e vengono organizzati da fedeli di tutte le religioni, compresi i cattolici. Fra i più famosi vi sono quelli di Mount Mary, vicino a Mumbai, e  Vailankanni in Tamil Nadu. Alcuni luoghi sono famosi per le gesta dei missionari che nel loro lavoro di evangelizzazione hanno intrapreso molti pellegrinaggi nei luoghi sacri tradizionali, come ad esempio l'ascesa del monte Araunachala (Tamil Nadu), e il percorso che porta ad Hardwar dove il fiume Gange entra nelle grandi pianure. Fra i personaggi spicca, Henry Le Saux (1910 - 1973), monaco benedettino che negli anni '50 ha pubblicato un diario del suo pellegrinaggio alla sorgente del Gange. Anche Raimon Panikkar (1918 - 2010), sacerdote spagnolo, famoso per le sue pubblicazioni sulle religioni dell'Asia del Sud,  ha scritto del suo pellegrinaggio al sacro monte di Kailasha.

 

 

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