24/11/2008, 00.00
GIAPPONE - VATICANO
Invia ad un amico

I 188 martiri per saziare la sete di Dio dei giapponesi

I martiri beatificati oggi a Nagasaki sono una spinta a testimoniare la fede. Essi sono anche una possibile risposta alla popolazione giapponese, segnata dalla piaga dei suicidi, della delinquenza giovanile e dalla crisi delle famiglie e dell’economia.

Roma (AsiaNews) – Almeno 30 mila persone hanno partecipato stamane alla beatificazione di 188 martiri giapponesi nel Big N-Baseball stadium di Nagasaki. Fra essi, presenti anche delegazioni dalle chiese di Corea, Filippine, e sud-est asiatico. La cerimonia è stata presieduta dal card. José Saraiva Martins, inviato del papa e ex prefetto della Congregazione vaticana per la causa dei santi.

Sotto scrosci di pioggia, il card. Saraiva Martins ha ricordato che il martirio è un elemento sempre presente nella storia della Chiesa, che accompagna la vita dei fedeli.

I beatificati di oggi risalgono al periodo fra il 1606 e il 1639, ma in Giappone la persecuzione contro i cristiani è durata per oltre 2 secoli. Alcuni dei nuovi beati sono morti crocifissi, altri annegati, altri bruciati, e altri ancora decapitati.

A p. Giorgio Ferrari, missionario del Pime  da 17 anni in Giappone, AsiaNews ha posto queste domande:

Che valore ha questa beatificazione per la Chiesa giapponese?

Ai miei parrocchiani di Miura (Tokyo) ho presentato il valore del martirio ed è un avvenimento davvero importante. Dopo la visita di Giovanni Paolo II nell’81, questo è l’evento più importante per la Chiesa giapponese. I cattolici sono edificati e orgogliosi per questo avvenimento.

La Chiesa giapponese sembra talvolta più impegnata sui temi del dialogo con le religioni e con la società, appianando le asperità. Il martirio ricorda che ci può essere conflitto fra la fede e il mondo…

Questo è un elemento che facciamo emergere nella nostra catechesi con i parrocchiani. Da parte loro essi si interrogano e restano meravigliati: questi martiri sono stati capaci di donare la vita totalmente per Gesù Cristo.

La beatificazione può avere valore per la popolazione giapponese?

Oggi la gente in Giappone è alla ricerca di valori forti. Essi sono di fronte ogni giorno a problemi dolorosi come i suicidi, la delinquenza giovanile, lo sbriciolamento delle famiglie, la crisi economica… Tutte queste cose distruggono le sicurezze di una volta e questo li porta a cercare valori che siano più duraturi ed esigenti.  La gente è davvero alla ricerca di Dio. La beatificazione dei martiri può suggerire una risposta a questo desiderio di verità per la vita.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Procede la causa di beatificazione dei 188 martiri giapponesi
28/02/2007
La fede del Giappone e dell’Asia nella beatificazione dei 188 martiri
26/11/2008
I 188 martiri giapponesi, come i martiri dei primi secoli
21/11/2008
I 188 martiri, occasione di crescita per la Chiesa giapponese
20/11/2008
Nagasaki, il 24 novembre beatificati i 188 martiri cattolici
08/10/2007


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”