Il Papa: preghiera e impegno personale per l'unità dei cristiani
Città del Vaticano (AsiaNews) La volontà della Chiesa di superare ogni ostacolo che si frappone all'unità dei cristiani, pur nella consapevolezza che essa è "in primo luogo un dono di Dio", è stata riaffermata oggi dal Papa, che ha ricordato lo svolgimento della Settimana di preghiera per l'unità, nelle parole che ha rivolto ai circa 20mila fedeli presenti in piazza San Pietro per la recita dell'Angelus, in una fredda e assolata domenica. Egli ha raccomandato a tutti i credenti, e specialmente ai giovani di impegnarsi per l'ecumenismo "tutto l'anno", anche al di là della Settimana.
"Si sta svolgendo in questi giorni ha detto Giovanni Paolo II, apparso in buone condizioni - la "Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani", che a Roma si concluderà, come di consueto, con la celebrazione dei Vespri, il 25 gennaio, nella basilica di san Paolo fuori le Mura. Io mi unirò spiritualmente a tale liturgia, a cui prenderanno parte rappresentanti di altre Chiese e Confessioni cristiane, e che sarà presieduta dal cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l'unità dei cristiani".
"Invito le comunità cristiane ha proseguito il Papa - a vivere intensamente questo annuale appuntamento spirituale, che ci fa pregustare, in un certo modo, la gioia della piena comunione almeno nel desiderio e nella corale invocazione. In effetti, si fa sempre più chiara la consapevolezza che l'unità è in primo luogo un dono di Dio da implorare senza stancarsi nell'umiltà e nella verità".
"Maria Santissima, Madre della Chiesa, ci aiuti a superare ogni ostacolo e ad ottenere quanto prima questo dono. Esorto di cuore ogni credente, specialmente i giovani, a prolungare durante tutto l'anno l'impegno ecumenico e a diventare in ogni luogo strumenti e testimoni della piena comunione invocata da Cristo nel Cenacolo".
Dopo la recita dell'Angelus, prendendo spunto dalla celebrazione, a Roma, della Giornata della scuola cattolica, sul tema "Chiesa, famiglia e scuola: insieme per educare", il Papa ha espresso l'auspicio che "il servizio prezioso offerto dalle scuole cattoliche sia sempre più apprezzato e sostenuto dalla comunità ecclesiale e da quella civile".
02/04/2006