17/08/2005, 00.00
INDONESIA
Invia ad un amico

Il mondo applaude all'accordo per la fine della guerra in Aceh

di Mathias Hariyadi

Jakarta (AsiaNews) – Congratulazioni e sostegno giungono da tutto il mondo al governo indonesiano e ai ribelli separatisti che la sera del 15 agosto hanno firmato un patto di pace che mette fine a quasi 30 anni di conflitto nella provincia di Aceh (nord Sumatra), costata la vita a 15 mila persone.

Kofi Annan, segretario generale Onu, Stati Uniti, Giappone, Unione Europea hanno elogiato il coraggio delle parti nel firmare il nuovo accordo, dopo due falliti tentativi nel 2000 e nel 2002. L'accordo faciliterà anche la distribuzione di oltre 5 miliardi di dollari Usa raccolti dalla comunità internazionale per la zona di Aceh, la più colpita dallo tsunami lo scorso dicembre, con un bilancio delle vittime giunto fino a 170 mila, fra morti e dispersi.

Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha salutato l'accordo, firmato ad Helsinki con la mediazione finlandese, come un "dono" per l'intera società indonesiana, che celebra oggi 17 agosto il 60mo anniversario dell'indipendenza.

Egli ha anche ringraziato Malik Mahmud, rappresentante del Gam (Gerakan Aceh Merdeka, il Movimento per l'indipendenza di Aceh libera) per aver "reso possibile la tregua di pace" scegliendo la via diplomatica per discutere e risolvere tutti i problemi legati ad Aceh.

Il trattato è stato salutato con gioia dalla maggioranza degli indonesiani e del popolo di Aceh, anche se vi sono voci discordanti. I punti salienti del trattato sono:

1)      Jakarta ritirerà tutte le forze di polizia e militari dalla provincia entro il dicembre 2005;

2)      il Gam rinuncia alla totale indipendenza della provincia e si impegna a consegnare le armi per distruggerle;

3)      l'Indonesia faciliterà la nascita di nuovi partiti locali a cui si iscriveranno gli ex membri del Gam;

4)      viene concessa un'amnistia a tutti i prigionieri politici e a tutti i membri del Gam;

5)      viene lanciato un Tribunale per i diritti umani e una Commissione per la verità e la riconciliazione in Aceh;

6)      si vara un gruppo estero di monitoraggio della tregua, formato da rappresentanti dell'Asean (Associazione degli stati del sud-est asiatico) e dall'Unione Europea.

Dal punto di vista politico la provincia di Aceh potrà avere sue proprie leggi, una bandiera e un inno, che non sarà però considerato alla stregua di un inno nazionale. Jakarta ha già permesso ad Aceh, la provincia a più alta maggioranza musulmana, di essere l'unica regione dove si applica la sharia.

Dal punto di vista economico Aceh avrà il diritto di cercare investimenti e prestiti stranieri, nel rispetto dei rapporti con la banca centrale indonesiana. Essa avrà anche potere di stabilire una sua politica per le tasse e potrà gestire fino al 70% degli introiti dalla vendita delle riserve di petrolio e gas. Per ora la provincia riceve il 55% degli introiti da petrolio e il 40% degli introiti da gas. La quota percentuale sarà elevata nel 2009.

Alcuni osservatori affermano che l'accordo è "fragile": Susilo deve poter dimostrare che egli controlla in modo effettivo i militari e i gruppi di guerriglia sostenuti dall'esercito indonesiano, desiderosi di usare per sé le ricchezze dell'area; anche il Gam deve poter dimostrare di poter controllare gli oltre 3 mila guerriglieri indipendentisti. Ma il sostegno della popolazione indonesiana e di quella di Aceh, oltre al sostegno internazionale promette bene.

Il disarmo comincerà il 15 settembre, alla presenza di circa 200 fra rappresentanti e soldati dell'Unione Europea e dell'Asean.

Il mediatore finlandese Martti Ahtisaari, vero tessitore dell'accordo, ha definito il patto come "l'inizio di una nuova era per Aceh" e una nuova possibilità per la popolazione di "vivere in una società pacifica, giusta e democratica".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Nuove tensioni tra ribelli maoisti e governo
26/10/2009
Jakarta annuncia un'amnistia per 2 mila ribelli di Aceh
22/08/2005
Presidente indonesiano "ottimista" sui colloqui di pace con i ribelli di Aceh
03/06/2005
Finisce oggi la seconda fase del ritiro delle truppe da Aceh
24/10/2005
Dopo 30 anni di esilio, tornano in Indonesia leader del Gam
20/04/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”