05/06/2014, 00.00
HONG KONG - CINA
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In 180mila alla veglia per i 25 anni del massacro di Tiananmen e per la democrazia

di Paul Wang
Presenti anche molti cinesi della Repubblica popolare. Le testimonianze in video dei capi del movimento degli studenti, ora tutti in esilio. Teng Biao, avvocato per i diritti umani, a Hong Kong per impegni universitari, ha partecipato alla veglia nonostante le pressioni di Pechino. I parlamentari di Hong Kong rifiutano di fare un minuto di silenzio.

Hong Kong (AsiaNews) - Decine di migliaia di persone di tutte le età e livelli sociali hanno partecipato ieri sera alla veglia per commemorare gli uccisi in piazza Tiananmen di 25 anni fa, ma anche per domandare democrazia per la Cina e per Hong Kong. Alla veglia erano presenti anche molti cinesi della Repubblica popolare, impossibilitati a ricordare l'evento nel loro Paese.

L'Alleanza di Hong Kong per il sostegno dei movimenti democratici e patriottici, che da 24 anni organizza l'evento ha dichiarato che la partecipazione di quest'anno ha raggiunto le 180mila presenza. La polizia afferma che i partecipanti erano 99.500.

Come ogni anno, il momento più commovente è stato quanto tutti i presenti hanno acceso una candela e nel buio del Victoria Park, alcuni leader hanno presentato delle corone di fiori per i morti, mentre una voce fuori campo ne scandiva i nomi. L'Alleanza ricorda 202 nomi, ma il numero reale delle persone massacrate dai carri armati la notte del 4 giugno 1989 potrebbe aggirarsi sulle migliaia.

Durante il raduno sono stati trasmessi videomessaggi di otto dissidenti - i capi del movimento di 25 anni fa - che vivono oggi in esilio. Fra essi vi sono Wang Dan, Wuer Kaixi, Yan Jiaqi and Wang Juntao.

Vi è stata anche la testimonianza diretta di Teng Biao, avvocato cinese per i diritti umani che al momento è ad Hong Kong per un corso all'università. Egli ha rivelato che una settimana prima, le autorità di Pechino gli hanno "consigliato" di non prendere parte alla manifestazione.

Quest'anno l'organizzazione della veglia ha avuto qualche difficoltà. Le frange più estremiste dell'Alleanza  hanno preferito manifestare  in un luogo a parte, che ha raccolto almeno 7mila aderenti.

Secondo gli organizzatori, il buon esito della manifestazione - il numero più alto mai raggiunto in 24 anni - è dovuto al fatto che la gente di Hong Kong vede con preoccupazione gli ostacoli che Pechino pone a una piena democrazia nel territorio. Da anni l'Alleanza e il partito democratico domandano il suffragio universale e l'elezione diretta del governatore di Hong Kong.

Alla veglia di ieri sera hanno partecipato moltissimi giovani. Il timore dell'Alleanza è che col tempo si dimentichi il sacrificio dei giovani cinesi che sono morti per la democrazia in Cina. Per questo, da aprile, è stato aperto un museo di Tiananamen, già visitato da migliaia di persone.

In giornata, molti membri del parlamento di Hong Kong sono usciti dall'aula quando Lee Cheuk-yan, uno deleader dell'Alleanza, ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare le persone massacrate a Tiananmen 25 anni fa. La mozione non è stata accolta.

 

 

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