12/06/2014, 00.00
INDIA
Invia ad un amico

India, i servizi segreti contro Greenpeace: Una minaccia all'economia

Un rapporto presentato al Primo ministro accusa le ong che ricevono fondi esteri di "avere un impatto negativo sullo sviluppo e fomentare proteste". Ad AsiaNews un gesuita esperto in sociologia e movimenti sociali critica il documento: "I servizi e il governo hanno questioni più serie da affrontare", tra cui "rispondere ai bisogni delle fasce sociali più emarginate e vulnerabili, aiutate proprio da queste ong".

Mumbai (AsiaNews) - Greenpeace India e le ong che operano nel Paese "rappresentano una minaccia alla sicurezza economica nazionale" e "hanno un impatto negativo sullo sviluppo". Sono alcune delle accuse contenute in un rapporto dei servizi segreti e trapelate ieri. Il documento di 21 pagine riporta la data del 3 giugno ed è stato consegnato nelle mani del Primo ministro Narendra Modi. In esso si prendono i mira le organizzazioni non governative che ricevono fondi dall'estero, accusandole di aver "fomentato le proteste anti-nucleare e anti-carbone".

Immediata la replica del gruppo ambientalista: "Abbiamo il diritto legittimo di esprimere le nostre posizione in quella che è, dopo tutto, la più grande democrazia al mondo. Crediamo che questo rapporto voglia imbavagliare e mettere a tacere la società civile che fa sentire la sua voce contro le ingiustizie commesse sulla popolazione e sull'ambiente, facendo domande scomode sull'attuale modello di crescita".

In particolare, il documento critica le manifestazioni sostenute da Greenpeace e altre ong contro le centrali nucleari e quelle a carbone. Il gruppo ambientalista sostiene l'uso di energie rinnovabili e condanna la distruzione di foreste per la costruzione degli impianti a carbone.

AsiaNews ha chiesto a p. Prakash Louis sj (v. foto), gesuita e direttore dell'India Social Institute di Bangalore, che valore ha questo rapporto. "I servizi segreti dovrebbero preoccuparsi di tante altre questioni molto più serie - spiega il docente, che ha un dottorato in Sociologia e movimenti sociali -, in particolare della salvaguardia e della sicurezza dei cittadini di questo Paese. Allo stesso modo l'attuale governo dovrebbe investire il suo tempo e le sue risorse nel guardare, nell'osservare e nel comprendere le questioni fondamentali che riguardano la popolazione, e rispondere anzitutto ai bisogni delle fasce sociali più emarginate e vulnerabili".

Il gesuita è anche autore del libro Rights of the Minorities in India ("Diritti delle minoranze in India). Parlando del governo appena costituito, egli spiega ad AsiaNews: "I cittadini hanno creduto alle promesse fatte in campagna elettorale dal Bharatiya Janata Party (Bjp): controllo dell'inflazione; nuovi posti di lavoro per le masse rurali; controllo della violenza di genere; educazione di qualità per chi non ne ha; rilanciare l'agricoltura; garantire diritti e dignità a dalit, tribali, minoranze, donne e bambini; accogliere le aspirazioni dei giovani. A parte elencare alcune priorità, non c'è stato molto di più".

Alla luce di questo, un rapporto come quello diffuso dai servizi segreti "rischia di instillare sospetti nella mente delle persone, che invece hanno bisogno di programmi più positivi e orientati allo sviluppo. Proseguire su questa linea porterà a restringere la libertà di espressione e movimento dei cittadini e il diritto a formare ed essere parte di associazioni: ciò violerebbe i diritti fondamentali e costituzionali. Inoltre, i poveri e gli emarginati che beneficiano del lavoro delle ong sarebbero privati del loro sostegno". (NC)

 

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Tashkent, 18mila rimossi dalla 'lista nera' degli estremisti
20/02/2018 08:46
Afghanistan: documenti segreti, il Pakistan sostiene i terroristi
26/07/2010
La commissione Onu sull'assassinio di Hariri vedrà Assad
15/03/2006
Bombe a Bali, Jakarta offre all'esercito di partecipare alle indagini
11/10/2005
Il ruolo della giunta birmana nell’attacco al festival dell’acqua di Yangon
17/04/2010


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”