21/12/2017, 12.47
INDONESIA
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Islamisti contro il Natale, polizia: ‘Tolleranza e rispetto per le altre religioni’

L’Islamic Defenders Front (Fpi) annuncia “vaste operazioni” contro cappelli e abiti natalizi. I cristiani sono circa il 10% della popolazione. Circa 90mila agenti di polizia in servizio nel Paese durante le feste, 20mila solo a Central Java.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – La polizia indonesiana lancia un appello per la tolleranza e il rispetto verso le celebrazioni religiose altrui, dopo che un gruppo islamista ha minacciato di fare irruzione negli esercizi commerciali per verificare che musulmani non siano costretti ad indossare cappelli o altri abiti natalizi. Questa settimana, gli estremisti dell’Islamic Defenders Front (Fpi) hanno annunciato “vaste operazioni”, affermando che imporre ai musulmani tali accessori costituisce una violazione dei loro diritti umani. “Questo genere di azioni non possono avere luogo. I cittadini devono rispettare le altre religioni e le loro feste”, ha detto ieri il capo della polizia nazionale Tito Karnavian durante un'esercitazione di sicurezza a Jakarta. L’Fpi afferma di voler far rispettare una fatwa, o decreto religioso, emessa dal Consiglio clericale islamico indonesiano nel 2016, che proibisce ai proprietari di imprese di costringere i dipendenti ad indossare abiti natalizi.

L'Fpi ha costruito la sua reputazione con incursioni nei ristoranti e nei bar che servono alcolici durante il mese di digiuno musulmano del Ramadan. Negli ultimi anni, ha rivolto la sua attenzione alle celebrazioni cristiane. Il gruppo ha anche detto che vuole che il governo della città di Jakarta smetta di sponsorizzare le feste per il nuovo anno, che attraggono molte migliaia di persone. Di recente, il Consiglio degli Ulema indonesiani (Mui) ha stabilito che non è haram [proibito, ndr] dire “Buon Natale” ai cristiani in segno di cortesia. Tuttavia, dichiarazioni come quelle dell’Fpi preoccupano i fedeli della minoranza cristiana. In Indonesia, Paese islamico più popoloso al mondo, i cristiani rappresentano circa il 10% della popolazione. I protestanti sono 17milioni, i cattolici 7milioni (il 3% degli indonesiani).

Essi sono spesso obiettivo delle minacce di estremisti e terroristi. Alla vigilia di Natale del 2000, attacchi dinamitardi contro 11 chiese sparse per il Paese hanno ucciso 13 persone e ne hanno ferite altre 100. Da allora, ogni anno migliaia tra i membri delle due maggiori organizzazioni islamiche moderate (Nahdlatul Ulama e Muhammadiyah) si mettono a disposizione per il servizio di sicurezza davanti agli edifici religiosi cristiani durante le feste. Quest'anno la polizia non ha diffuso alcuna allerta ufficiale, come invece ha fatto negli anni precedenti. Ciò nonostante, a Jakarta molti centri commerciali si astengono dal presentare apertamente un'atmosfera di festa; diverse emittenti radiofoniche e televisive non trasmettono i canti natalizi, per non creare problemi alle loro attività.

Circa 90mila agenti di polizia saranno in servizio nel Paese durante le feste, in un'operazione per lo più volta a prevenire gli attacchi di militanti. Più di 20mila saranno schierati solo a Central Java. Il gen. Condro Kirono, ispettore capo della polizia locale, ha dichiarato lo scorso 18 dicembre che nel giorno di Natale il dispiegamento si concentrerà nei pressi di chiese e altri luoghi di culto. L'operazione “Lilin Candi” avrà inizio il 22 dicembre. Tra le 2.800 chiese delle 35 reggenze e municipalità a Central Java, 180 osservano protocolli di sicurezza più rigorosi. Tra queste ultime vi è la cattedrale di Jakarta, la chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione (foto).

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