12/12/2012, 00.00
SIRIA
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L'opposizione verso il riconoscimento di "legittima rappresentante del popolo siriano"

La decisione sarà presa oggi dai Paesi del gruppo dei "Friends of the Syrian People". Ieri Obama ha anticipato il voto favorevole degli Stati Uniti. La decisione di Washington è stata criticata da Mosca, secondo cui la scelta di riconoscere le opposizioni viola gli accordi raggiunti a Ginevra.

Marrakech (AsiaNews/Agenzie) - La Syrian National Coalition, che raggruppa un crescente numero di partiti e  forze che si oppongono al regime di Bashar al-Assad sarà riconosciuto come "legittimo rappresentante" del popolo siriano. La decisione sarà quasi certamente presa oggi nella città marocchina di Marrakech dove si riuniscono i circa cento Paesi che fanno parte dei "Friends of the Syrian People".

La decisione è stata praticamente anticipata ieri dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama che, in una intervista alla ABC News, ha detto "noi abbiamo preso la decisione che la Syrian Opposition Coalition è sufficientemente ampia, riflette e rappresenta quanto basta della popolazione siriana da poter essere considerata legittima rappresentate del popolo siriano in opposizione al regime di Assad".

Lo stesso Obama ha aggiunto che "non siamo d'accordo con tutti coloro che sul campo combattono contro Assad", con evidente riferimento al gruppo Jabhat al-Nusra, definito dal governo Usa "organizzazione terroristica straniera".

La decisione di Washington è stata criticata da Mosca, secondo cui la scelta di riconoscere le opposizioni viola gli accordi raggiunti a Ginevra a giugno. "Evidentemente gli Usa hanno deciso di puntare tutto sulla vittoria armata della coalizione", ha detto il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov, dichiarandosi "stupito".

L'incontro di oggi a Marrakech giunge in effetti in una fase del conflitto nella quale i ribelli stanno avanzando su Damasco. "Le indicazioni che vengono dal campo - ha dichiarato in proposito Riad Seif, un esponente della Coalition - segnalano la fine del regime di Assad".

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