27/04/2006, 00.00
CINA - NIGERIA
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La Cina costruirà infrastrutture in Nigeria in cambio di petrolio

Atteso per oggi, durante la visita del Presidente Hu Jintao, un accordo da 4 miliardi di dollari. Le ditte cinesi già vendono prodotti e costruiscono loro fabbriche nel Paese.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Cina realizzerà infrastrutture in Nigeria in cambio di petrolio.

E' questo il reale obiettivo della visita di due giorni del presidente Hu Jintao, giunto ieri all'aeroporto di Abuja, accolto dal presidente Olusegun Obasanjo. La visita prevede anche un suo discorso oggi in Parlamento, su "Lavoriamo insieme per forgiare un nuovo tipo di collaborazione strategica tra Cina e Africa", al termine del quale Hu andrà in Kenya.

L'accordo, frutto di mesi di lavoro – dice Tony Chukwueke, direttore del Dipartimento per le ricerche petrolifere – prevede, tra l'altro, la costruzione di una rete ferroviaria e di una centrale energetica e l'acquisto per la Cina di quote della raffineria statale di Kaduna che produce 110 mila barili di greggio al giorno.

La Cina realizzerà infrastrutture per 4 miliardi di dollari Usa e in cambio la statale China National Petroleum Corp. ha acquistato il diritto di compiere ricerche per prima in quattro zone ricche di petrolio, due nel delta del Niger e due nella non sfruttata zona del lago Ciad. La Cina ha sempre più sete di petrolio per il suo sviluppo economico mentre la Nigeria, Paese più popoloso dell'Africa ma tra i più poveri del mondo, ha bisogno di costruire infrastrutture e dal 2005 favorisce gli investitori asiatici, in quanto offrono di costruire servizi in cambio dei diritti di estrazione. La Cina già investe nella locale industria telefonica e vende prodotti tessili e altri manufatti. Molte ditte cinesi hanno già realizzato fabbriche nel Paese. Anche Giappone e Corea del Sud trattano con la Nigeria.

La scorsa settimana la China National Offshore Oil Co. ha comprato per 2,7 miliardi di dollari Usa il 45% delle quote di giacimenti petroliferi la cui produzione è prevista per il 2008. Nel 2005 la Nigeria aveva stipulato con la PetroChina un accordo di 800 milioni di dollari per la vendita di 30 mila barili di greggio al giorno.

Il viaggio del Presidente Hu Jintao in Africa e Medio Oriente è – dicono gli osservatori – un'opportunità per stringere i rapporti con i Paesi produttori di petrolio. La Cina dal 2004 ha già stretto accordi petroliferi con il Gabon ed è il principale acquirente del petrolio del Sudan. Con l'Angola ha concordato finanziamenti per 2 miliardi di dollari in cambio di concessioni petrolifere a ditte cinesi. (PB)

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