21/01/2016, 10.00
NIGERIA – FILIPPINE
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Card. Onaiyekan: L’Eucaristia, vero motore del cambiamento del mondo

L’arcivescovo di Abuja è fra i relatori del Congresso Eucaristico internazionale di Cebu (Filippine). Ad AsiaNews sottolinea la necessità di “trarre veri frutti da questi incontri. Alcuni di noi vengono da povertà e miseria, altri da ricchezza e benessere: quando torniamo a casa cambia qualcosa?”. Il senso della celebrazione eucaristica “sia sempre più globale, anche nella Chiesa stessa. Cristo ha versato il Suo sangue per tutto il mondo, non soltanto per i cattolici”.

Abuja (AsiaNews) – L’Eucaristia “è il vero motore del cambiamento cristiano. Parlo di un cambiamento completo, di pensiero e di atteggiamento. D’altra parte, prima di moltiplicare i pani e i pesci lo stesso Cristo sprona i suoi discepoli che gli chiedono di disperdere la folla: ‘Voi stessi date loro da mangiare’. Questa è una lezione seria sulla necessità di condividere: la condivisione non è soltanto questione di elemosina che si fa perché uno è bravo, ma un dovere che tutti noi abbiamo come cristiani nei confronti di tutto il mondo”. È la riflessione che il card. John Olorunfemi Onaiyekan condivide con AsiaNews prima del suo intervento al Congresso Eucaristico internazionale in corso a Cebu.

Il presule, arcivescovo di Abuja, è uno dei relatori principali dell’incontro. Il suo intervento ha come titolo “Eucaristia: dialogo con il povero e con il sofferente”. Il testo, spiega il cardinale, “si concentra sulla catechesi. Non è una prolusione accademica, è molto semplice e diretto. Voglio parlare del senso dell’Eucaristia e di come applicarla ai poveri e ai sofferenti. Ci sono molte implicazioni pastorali per i poveri nell’Eucaristia come ‘dono di Dio dato a noi gratuitamente per farci crescere e condividere con gli altri’. Mi riferisco sia alla Sacra Scrittura che al Vangelo della vita di Gesù”.

Per sfamare la gente che era affamata, spiega il card. Onaiyekan, “Cristo applica la misericordia nei confronti di chi aveva bisogno. Ma è importante anche sottolineare che Gesù non si dimostra soddisfatto dell’atteggiamento degli apostoli, che gli chiedono di disperdere la folla per ‘farla andare a cercare da mangiare’. Anzi, li sprona a fare di più e a non accontentarsi della risposta più ovvia. Da lì viene una lezione seria sulla necessità di condividere: la condivisione non è soltanto questione di elemosina che si fa perché uno è bravo, ma un dovere che noi tutti abbiamo come cristiani. Un dovere nei confronti di tutto il mondo”.

Rilevante anche la lezione contenuta nella lettera di san Paolo ai Corinzi, quando dice ‘celebriamo insieme la frazione del pane’: “Il riferimento chiaro è al dividere il pane dell’Eucaristia. Un riferimento utile oggi più che mai, che ci rimanda allo scandalo dell’ineguaglianza: già san Paolo diceva che mentre alcuni erano affamati, altri avevano mangiato troppo. E non lo vediamo anche noi? Dobbiamo cercare di riprendere questo discorso anche nell’ambito della Chiesa, cambiare l’atteggiamento dei cristiani e della Chiesa stessa in un mondo così ingiusto e ineguale”.

Il senso di questo grande raduno a Cebu, secondo l’arcivescovo nigeriano, è nel banchetto eucaristico: “Veniamo nelle Filippine da quasi tutti i Paesi del mondo per celebrare insieme l’Eucaristia. Ma quando finisce l’incontro che succede? Ognuno torna a casa, qualcuno in povertà e miseria e altri nel benessere? Oppure usciamo con delle convinzioni chiare su ciò che dobbiamo fare per migliorare la vita sociale del genere umano? Il Corpo di Cristo non è soltanto per chi riceve la comunione, ma è per tutto il mondo. Anche per i non cattolici, per chi non va in chiesa… Ogni volta noi celebriamo per tutto il mondo. Gesù è morto per noi e per tutti.”

Il Congresso è internazionale ma, data la logistica, prevede una grande partecipazione asiatica: “Non mi aspetto una folla dall’Africa, ma sono contento perché è importante che ci si sposti dal solito appuntamento nelle grandi città europee per andare nelle Filippine, l’unico Paese asiatico a maggioranza cattolica. Anche per questa ragione possiamo dire che si meritano di ospitare un Congresso eucaristico. Come arcivescovo di Abuja posso dire che se oggi andiamo a Cebu, la prossima volta potete venire da noi!”.

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