10/11/2007, 00.00
VIETNAM
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La festa dei giovani cattolici, occasione di riscoperta della fede

di JB. VU
L’incontro, che va avanti da alcuni anni, è occasione di incontro ed anche di riflessione sul significato della vita e sulle scelte da compiere per attività sociali e caritative.
Haiphong (Asianews) – Giunge ad Haiphong la Croce della festa dei giovano cattolici vietnamiti. L’incontro suscita entusiasmo fin da quando, nel 2002, fu organizzato per la prima volta da mons. Nguyen Van Sang, vescovo di Thai Binh, che allora era presidente del Comitato dei laici della Conferenza episcopale.
 
La Croce dei giovani è poi andata in varie diocesi del Nord, da Thai Binh a Phat Diem, fino ad Hanoi, la capitale. Poi è stata portata a Thanh Hoa, Vinh ed Haiphong.
 
La gente si è convinta che quando la Santa Croce arriva, i giovani riscoprono la loro fede. E’ significativo che giovani di tutte le parrocchie studiano catechismo, pregano insieme, conducono attività caritative e sociali, vivendo con la Buon Novella ed il senso della Croce.
 
“Oggi – dice un giovane che viene da Hanoi – è un giorno particolare. Sono contento quando vedo giovani che si riuniscono da diverse diocesi, le dieci diocesi del nord. Ricordo – aggiunge – le parole di Gesù, ‘seguimi’. Voglio seguirlo per cercare il senso della vita. Quando hanno l’amore di Gesù, i giovani crescono nell’amore reciproco. Noi vogliamo anche aiutare i poveri e i bambini sfortunati delle aree rurali”.
 
“Io – racconta Hung – ho fatto esperienza della festa. Molti giovani arrivano da diocesi lontane, ma ci sentiamo uniti in una grande famiglia. Sono temprato per gli impegni della vita. E’ un nuovo ‘bagaglio’ per il percorso della mia vita”.
 
“La Chiesa vietnamita – aggiunge Hiep – ha presentato la dottrina sociale della Chiesa come orientamento per le attività sociali dei giovani alla conferenza internazionale che si è tenuta a Hanoi dall’8 al 12 ottobre. C’erano funzionari governativi, docenti universitari, rappresentanti di istituzioni, vescovi, suore e religiosi ed alcuni esperti laici. Spero che potremo avere un futuro più luminoso”.
 
“Sono stata colpita – afferma la giovane Hoa – dalla lettura delle parole di Gesù: quando dice ‘seguimi’ i discepoli l’hanno seguito immediatamente. Non contava se era il primo o il decimo a seguirlo. Io voglio fare come i discepoli. Penso – dice ancora– che nella vita dei giovani ci devono essere realtà spirituali, come svolgere attività caritative e sociali”. Conclude citando le parole di Benedetto XVI ai giovani: “non abbiate paura di essere diversi nel mondo di oggi, seguendo Gesù non siete svantaggiati”.
 
 
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