31/01/2012, 00.00
CINA - USA
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La visita di Xi Jinping negli Usa, solo un’occasione per studiarsi

di Wei Jingsheng
Il vice-presidente cinese, prossimo leader di Pechino, va in America prima della sua reale presa di potere. Ma anche negli Stati Uniti è tempo di elezioni, e la “questione Cina” è sempre più importante per tutto il Paese. Quindi dall’incontro non possiamo aspettarci molto, se non qualche vaga concessione per fare campagna elettorale. L’analisi del grande dissidente.
Washington (AsiaNews) - Il prossimo 14 febbraio, il vice-presidente cinese Xi Jinping visiterà gli Stati Uniti. Proprio come avvenne quando il vice-presidente americano ha visitato la Cina, questo viaggio sta causando grande interesse nei media internazionali. La ragione dell' interesse per la visita del vice-presidente Usa Joe Biden in Cina lo scorso anno si spiega con il fatto che egli non seguì la routine concentrando la propria visita sulle due massime figure del Paese (il presidente Hu Jintao e il premier Wen Jiabao), ma diede invece attenzione al successore designato eletto alla guida del Partito comunista. Questa diversità significa che gli Usa ripongono le proprie speranze di rapporti con la Cina nella prossima generazione di leader, e che non gli interessano molto quelli attuali.

Come si spiega questo? La ragione principale è che le relazioni sino-americane non hanno avuto alcun sviluppo positivo negli anni del governo di Hu Jintao e Wen Jiabao. Sono mancati non solo piccoli progressi nel campo dei diritti umani e delle questioni politiche, ma non ci sono stati contenuti positivi neanche nel commercio o in altre questioni economiche. Questa mancanza di progressi ha costretto gli Stati Uniti a scegliere in maniera graduale un confronto commerciale diretto. I suoi aggiustamenti di politica nel campo politico e militare sono già iniziati. Si sente sempre più forte l’odore di polvere di sparo nel corso di diversi incontri politici, economici e militari fra le due nazioni.

Quest’anno è un grande anno elettorale per gli Stati Uniti, che comprende le presidenziali. Insieme alle questioni economiche e politiche, l’attitudine dei candidati rispetto alla Cina è divenuto uno degli argomenti principali di queste elezioni. Il presidente Obama non ha un vantaggio assoluto. Di conseguenza, questa volta l’amministrazione americana è determinata a ottenere concessioni economiche e politiche durante la visita di Xi Jinping in America. Altrimenti, l’amministrazione Obama perderà la fiducia di elettori e sostenitori. E una perdita del genere potrebbe essere la sfida maggiore per l’amministrazione democratica in carica prima dell’inizio ufficiale delle elezioni di quest’anno.

Dall’atteggiamento di entrambe le nazioni, il riposizionamento strategico degli Usa è già divenuto una grande fonte di pressione contro le politiche internazionali cinesi. Sulle questioni del Mar cinese meridionale, del commercio e dell’Iran, il recente atteggiamento del lato cinese è in qualche modo confuso, come se non sapesse se andare a destra o sinistra, avanzare o indietreggiare. Di certo i problemi del Mar cinese meridionale e delle frizioni commerciali sono già collegate in maniera diretta con la situazione interna della Cina, così come la successione della leadership interna. Quindi, i leader attuali tentennano e rilanciano la palla al successore, spingendo la popolazione a riporre le proprie speranze su Xi Jinping.

Per tutto questo, Xi incontrerà un’ampia gamma di pressioni durante questa visita negli Usa. Soltanto ora, mentre si avvicina il viaggio, hanno fatto l’annuncio ufficiale che conferma la visita. Questo ritardo illustra come sia imponente la lotta interna al Partito comunista riguardo la visita. Le varie correnti si sono scontrate e confrontate, ma alla fine non sono giunte a una conclusione comune che tutti possano accettare. Di conseguenza, io ritengo che questa visita di Xi Jinping non andrà incontro alle necessità degli Stati Uniti. Xi non porterà le cambiali di cui gli americani hanno bisogno. E la sua agenda durante il viaggio è un’indicazione di questa affermazione.

Di certo, essendo una visita formale, Xi deve visitare la capitale americana Washington DC. Inoltre visiterà l’Iowa, che ha già visto in precedenza, e la California, dove vive la più ampia comunità cinese negli Usa. Entrambe le tappe sono buone per lui, che può giocare la carta sentimentale nel tentativo di diluire il fallimento della sua visita. Almeno, può aggiungere qualche spettacolo sentimentale nei media cinesi, così non sarà troppo imbarazzato. Questo dimostra inoltre di cosa Xi Jinping ha bisogno per le sue politiche interne. D’altro canto, la visita sarà il bersaglio dei suoi oppositori politici e scuoterà il suo ruolo da successore nella contesa.

Per entrare nei dettagli, se Xi dovesse fare concessioni importanti sul commercio e sul tasso di scambio, colpirà gli interessi dei grandi capitalisti in entrambe le nazioni. Questo provocherà alcune defezioni a sostegno del suo rivale, e di sicuro colpirà la sua situazione personale per il 18esimo Congresso del Partito comunista e persino la sua stessa posizione in futuro. Tuttavia, questa concessione riceverà il sostegno della maggioranza dei cinesi ed è in linea con gli interessi americani. Questi interessi in competizione nella formazione di una cooperazione su larga scala, potrebbero essere il punto decisivo fondamentale. Sceglierli è molto difficile e serve una grande saggezza e un grande coraggio. Io ritengo che prima che Xi ottenga il suo vero potere, sceglierà una strategia dilatatoria e di rimando, che renderà scontenti gli americani. Dalla sua decisione di visitare l’Iowa e la California per alcuni spettacoli sentimentali potete avere alcuni indizi.

Negli ultimi pochi anni, gli Stati Uniti hanno preso una posizione aggressiva nelle questioni relative a Iran, Mar cinese meridionale e Taiwan, ma la parte cinese non aveva davvero il potere per un confronto reale. E così la sua politica è stata per forza insicura e dilatatoria. Con ogni probabilità gli Stati Uniti sono preparati a fare concessioni su questi campi, ma Xi Jinping deve fare concessioni nelle aree economiche. Senza una concessione abbastanza importante per influenzare le elezioni americane, non c’è alcun bisogno che l’amministrazione Obama faccia concessioni a Xi Jinping. Questo scambio di interessi è quasi evidente.

E quindi quali concessioni Xi potrebbe fare? Dalle ultime uscite di Wen Jiabao, fare un piccolo passo indietro sui diritti umani e sul tasso di scambio è l’opzione più probabile. Tuttavia, se questa concessione sia in linea con cosa serva alle elezioni Usa dal punto di vista del governo sarà il punto principale dei colloqui faccia a faccia. Io ritengo che un confronto fra il debole Obama e il forte Xi non darà agli Stati Uniti un accordo che sia troppo buono.

E quindi cosa potrebbe riportare a casa Xi Jinping? Con l’elezione di Ma Ying-jeou non c’è bisogno che siano gli americani a dare una mano sulla questione Taiwan. Sulla questione iraniana c’è già una concessione da parte del governo iraniano. Dopo tutto, eliminare le sanzioni sul petrolio non si conforma agli interessi delle compagnie petrolifere americane e cinesi. Quindi le uniche cose rimaste sono le dispute internazionali sul Mar cinese meridionale e sul Mar cinese orientale. Gli Stati Uniti faranno alcune concessioni a Xi Jinping su questi argomenti, e questo aiuterà Xi a consolidare il sostegno dell’opinione pubblica patriottica. Gli elettori americani non saranno molto preoccupati dalle dimensioni territoriali di Giappone e Filippine. Queste concessioni sono un interesse comune chegli Usa e la Cina possono accettare.

In breve, la prossima visita di Xi Jinping negli Stati Uniti riguarda i prossimi cambiamenti di leader sia in America che in Cina. Ed è anche collegata allo sviluppo economico e politico futuro di entrambre le nazioni. Le relazioni fra queste due nazioni e i differenti gruppi di interessi in entrambi i Paesi sono molto complicate e hanno bisogno della saggezza di entrambi i lati per ottenere un bilanciamento. Usando le parole di un cinese medio, è arrivato il momento di guardare un buon dramma.
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