29/10/2010, 00.00
SRI LANKA
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Le famiglie cattoliche dello Sri Lanka al santuario di Thalawila

E’ il primo ritiro nazionale mai organizzato dall’Apostolato per le famiglie. Tre giorni di incontro, per la riconciliazione e la pace; parteciperanno famiglie tamil e singalesi che hanno vissuto la guerra. Sono previste duecentomila persone da tutto lo Sri Lanka.

Colombo (Asia News) - E’ cominciato oggi, 29 ottobre, il “Ritiro nazionale per le famiglie” al santuario di Sant’Anna di Thalawila, nel distretto di Puttlam, nel nord ovest dello Sri Lanka. E’ il primo ritiro nazionale mai organizzato dall’Apostolato nazionale per le famiglie. “Sviluppare la riconciliazione e la pace e coinvolgere di più le persone in una vita di preghiera per costruire una buona vita familiare è lo scopo principale di questo ritiro nazionale” ha detto il direttore dell’Apostolato nazionale per le famiglie. Nei giorni prossimi sarà letto il messaggio dell’arcivescovo Malcolm Ranjit, che diventerà cardinale a novembre. Nell’organizzazione dell’evento sono stati coinvolti tutti i responsabili diocesani di questa pastorale.

AsiaNews” ha parlato con padre Patrick Julian Perera, direttore dell’apostolato nazionale, al santuario di Thalawila. “Ho assunto l’incarico di direttore nazionale quattro mesi fa – ha detto – e abbiamo pensato di dare un’opportunità ai cattolici del nord e del sud di incontrarsi, e di cominciare un dialogo, scambiando opinioni e idee. Abbiamo pensato che un “Ritiro delle famiglie” sarebbe stato il metodo più efficace a questo scopo. Questo è solo l’inizio di un lungo cammino”.

Il tema dell’evento è; “Venite, riunitevi come famiglie per costruire la famiglia della nazione dello Sri Lanka”,  e gli organizzatori si attendono circa 200mila persone, compresi i bambini, provenienti da tutte le diocesi. Il ritiro durerà tre giorni, da venerdì a domenica. Padre Perera ha illustrato alcuni piani per il futuro, collegati a questo ritiro. “Una delle attività che vogliamo avviare è creare un ponte fra il nord e il sud del paese. A questo scopo stiamo lentamente costruendo piccole comunità, di circa 10-20 famiglie in ogni diocesi per attuare la realizzazione del ponte. Grazie a questo collegamento cercheremo di creare una famiglia “nazionale”; queste famiglie avranno la leadership del movimento, che dovrà essere reso chiaro e comprensibile in ogni diocesi”.

Il Direttore ha detto che a causa dei cambiamenti sociali e dei nuovi problemi alcuni cattolici si stanno allontanando dalla preghiera e dalla vita spirituale. “Vogliamo cambiare questa tendenza e riportarli sul cammino dell’amore di Dio”. I responsabili diocesani dell’Apostolato per la famiglia, padre Rajanayagam, padre Jude Jonson e padre Sunil Gunawardana parteciperanno all’evento, come pure un leader spirituale laico, Lalith Perera e il gruppo “Comunità del Signore risorto”. All’incontro partecipano famiglie singalesi e tamil del sud, che avranno così l’occasione di scambiare opinioni e vedute.

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