16/11/2011, 00.00
NEPAL
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Leader islamici in Nepal: minoranze religiose unite contro estremismo e repressione

di Kalpit Parajuli
Di ritorno dal pellegrinaggio a La Mecca, i leader musulmani aprono alla collaborazione con cristiani e buddisti. Governo maoista accusato di non fare nulla per difendere i diritti delle minoranze religiose.
Kathmandu (AsiaNews) – I leader religiosi musulmani del Nepal chiedono a cristiani, buddisti e a tutta la comunità islamica di lavorare insieme contro la soppressione delle minoranze da parte dello Stato. È quanto emerge da un incontro con le principali autorità islamiche, avvenuto nei giorni scorsi a La Mecca, in occasione del pellegrinaggio dell’Hajj.

S. Khatun, presidente del National Islamic Women sottolinea che il governo del Nepal non ha intenzione di concedere diritti alla minoranze. Lo Stato sta attuando una politica di repressione silenziosa, lasciando impuniti i crimini a danno delle comunità religiose e ignorando le minacce degli estremisti indù. “Durante l’Hajj - afferma - i nostri leader hanno chiesto il sostegno della Comunità islamica, che però ha consigliato di creare una solidarietà con le altre minoranze religiose presenti nel Paese”. 

La comunità islamica denuncia da anni l’abbandono delle istituzioni, che spesso sottovalutano la minaccia dei gruppi estremisti indù. Lo scorso 26 settembre Faizan Ahmed, segretario della Federazione islamica nepalese è stato ucciso da due sconosciuti all’uscita della moschea di Kathmandu. A tutt’oggi le indagini sono ferme. La polizia ha però preferito indagare sui dissidi interni alla comunità islamica, escludendo a priori la pista estremista.

Nazrul Hussein, presidente della Federazione islamica nepalese sottolinea l’urgenza della solidarietà fra la minoranze per far valere i propri diritti. Il leader musulmano, che è anche segretario del comitato interreligioso nazionale, fa notare che “la maggior parte dei leader indù non sono contro i diritti delle minoranze. Lo sono solo le frange estremiste, spesso guidate da interessi economici e politici".

In questi anni le comunità cristiane e musulmane del Paese sono state più volte bersaglio dell’estremismo indù, legato all’antica monarchia assoluta e confessionale. Il 26 aprile 2008, a Birabtnagar, un ordigno piazzato dal Nepal Defense Army (Nda) è esploso all’interno della locale moschea. Il bilancio è di due morti e decine di feriti. Nell’aprile 2009 una bomba ha invece colpito la cattedrale cattolica di Kathmandu, uccidendo tre persone.
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