12/11/2009, 00.00
FILIPPINE
Invia ad un amico

Libero dopo un mese il prete rapito nelle Filippine

di Santosh Digal
P. Michael Sinnot è stato liberato stamane alle 4.25. Il Milf ha dato un aiuto fondamentale per il suo rilascio. Manila e Dublino affermano di non aver pagato alcun riscatto. Secondo il sacerdote, i rapitori volevano solo avere soldi dal riscatto.

Manila (AsiaNews) – Il sacerdote irlandese rapito un mese fa a Pagadian (Mindanao) è stato liberato stamane prima dell’alba, alle 4.25 nel villaggio costiero di Sangali. Filippine e Irlanda affermano di non aver pagato alcun riscatto. I rapitori avevano richiesto il pagamento di 2 milioni di dollari Usa. Consegnato da un gruppo del Milf (Moro Islamic Liberation Front) a una base militare a Zamboanga, p. Michael Sinnot ha dichiarato di essere stato trattato bene dai suoi rapitori, anche se ha dovuto patire molte difficoltà negli spostamenti via mare e a piedi nella jungla che i ribelli hanno affrontato per sfuggire alle truppe dell’esercito.

Il sacerdote ha dichiarato di non avere alcun risentimento verso i rapitori. “Mi hanno trattato bene… Mi hanno dato letture sulla loro ideologia, ma per il resto, mi hanno trattato bene”.

P. Michael Sinnott, 79 anni, missionario colombano, era stato rapito l’11 ottobre nel cortile della sua chiesa da un gruppo armato. All’inizio le autorità avevano sospettato che il gruppo apparteneva all’organizzazione terrorista Abu Sayyaf o al Moro Islamic Liberation Front, il gruppo armato autonomista a Mindanao.

P. Sinnot ha escluso che i suoi rapitori appartenessero al Milf. “Sono molto sicuro” ha detto il sacerdote dopo la liberazione, “i miei rapitori erano dei nomadi originali, non del Milf”. Egli ha anche affermato che il motivo del suo rapimento era solo di avere soldi con il riscatto.

É stato proprio il Milf – che si è offerto per aiutare l’esercito - a consegnare libero il sacerdote, la cui salute era molto precaria per aver subito diversi by-pass.

Alla fine di ottobre i rapitori avevano diffuso un video del sacerdote, in cui essi domandavano un riscatto di 2 milioni di dollari. Le autorità filippine e quelle irlandesi affermano di non aver pagato il riscatto.

Il gen. Ben Dolorfino, ha apprezzato l’impegno del Milf e ha dichiarato che la liberazione di p. Sinnot  “è una misura positiva per i negoziati di pace a venire”.

Il Milf, dopo decenni di guerriglia nel sud del Paese, ha aperto dialoghi di pace col governo, ma essi sono stati sospesi lo scorso anno a causa di una serie di incidenti causati da gruppi ribelli a Mindanao.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Pagadian: cristiani e musulmani attendono l’arrivo di p. Sinnott
18/11/2009
Gioia per la liberazione di p. Sinnott
12/11/2009
Papa: La Giornata missionaria mondiale per annunciare il Vangelo a chi non lo conosce
18/10/2009
Missionario rapito ritorna nelle Filippine
19/01/2010
P. James Sinnot, ritornato in Corea dopo l’espulsione
11/05/2010


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”