24/06/2009, 00.00
CINA
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Liu Xiaobo di Carta 08 accusato di “sovversione contro il potere dello Stato”

Il firmatario (e forse l’estensore) di Carta 08 domandava riforme politiche, libertà di associazione, indipendenza del potere giudiziario. Rischia come minimo 15 anni di prigione. La polizia rifiuta Mo Shaoping, l’avvocato difensore scelto dalla moglie del dissidente, perché anche lui è un firmatario di Carta 08.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Liu Xiaobo, uno dei più importanti attivisti per i diritti umani è stato ufficialmente accusato di “sovversione contro il potere dello Stato”. Liu era stato sequestrato dalla polizia lo scorso dicembre e portato in un luogo sconosciuto. Dopo aver formalizzato l’accusa, il governo ora lo metterà agli arresti in una qualche prigione del Paese.

Secondo Xinhua, che cita un membro della polizia, “Liu è impegnato da anni in attività di agitazione sociale, come diffondere voci [false] e diffamatorie contro il governo, con lo scopo di sovvertire lo Stato e rovesciare il sistema socialista”. Se viene condannato, l’intellettuale 53enne rischia un minimo di 15 anni di prigione.

Liu era stato sequestrato lo scorso 8 dicembre per aver contribuito a diffondere l’appello di Carta 08, un documento firmato da 300 personalità in cui si chiede al governo cinese di rispettare i diritti umani, attuare riforme politiche e garantire l’indipendenza del potere giudiziario. Il documento è stato pubblicato in occasione dei 60 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Secondo la polizia Liu deve essere stato l’estensore della petizione, che ha raccolto oltre 9 mila firme. L’appello di Carta 08 è stato censurato dai siti web e moltissimi dei firmatari – fra cui anche membri del Partito – hanno subito interrogazioni, controlli, arresti domiciliari.

Secondo informazioni del Chrd (Chinese Human Rights Defenders), la Pubblica sicurezza di Pechino ha notificato l’arresto formale e le accuse contro Liu ieri alle 11 alla moglie del dissidente, Liu Xia. La polizia ha pure affermato che lo Stato non accetta come avvocati difensori Mo Shaoping e Shang Baojun, scelti dalla moglie di Liu. Le autorità affermano che essi non possono essere i difensori dell’arrestato perché anche Mo è uno dei firmatari di Carta 08.

Liu Xiaobo è da decenni al centro delle contestazioni verso il governo. Nell’89, alla vigilia del massacro di Tiananmen, per spingere la leadership al dialogo con il movimento, aveva partecipato agli scioperi della fame attuati dagli studenti sulla piazza. È stato fra gli ultimi a lasciare piazza Tiananmen, assistendo al massacro e ha subito per questo 2 anni di prigione.

Il crimine di “incitamento alla sovversione contro il potere dello Stato” è stato adottato dal codice penale cinese nel 1997 ed è usato in modo regolare contro personalità che cercano soltanto libertà di espressione. Vi sono decine di dissidenti non violenti imprigionati per questo motivo. Fra essi vi è pure Hu Jia, vincitore del premio Sakharov 2008, che sta scontando 3 anni e mezzo di prigione per aver pubblicato sul web alcuni articoli sulla necessità della democrazia in Cina.

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