29/10/2010, 00.00
IRAN
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L’Iran vicino a diventare un membro dell’agenzia Onu che promuove i diritti delle donne

Gli Stati Uniti e altri Paesi membri delle Nazioni unite sono preoccupati per la candidatura, considerati gli “scarsi risultati” in materia di diritti umani e il trattamento delle donne in Iran. L’agenzia UN Women sarà guidata da Michelle Bachelet, ex presidente cileno.

Teheran (AsiaNews/Agenzie) – Il governo degli Stati Uniti e alcuni gruppi per i diritti umani hanno reagito con forza alla notizia – giunta ieri – che l’Iran è vicino a ottenere un posto nella UN Women, la nuova agenzia dell’Onu per promuovere la parità per le donne.

L’ente è destinato a promuovere i diritti delle donne, ma la nomina dell’Iran ha provocato l’indignazione di molti, soprattutto alla luce del caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna di 43 anni condannata a morte per lapidazione per presunto adulterio.

Mark Kornblau, portavoce della missione Usa alle Nazioni unite, ha dichiarato: “La UN Women ha il compito di sostenere la parità tra i generi, e l’emancipazione delle donne in tutto il mondo. Noi e molti altri Paesi siamo preoccupati per le implicazioni negative della potenziale partecipazione iraniana, dati i suoi scarsi risultati in materia di diritti umani e trattamento delle donne”.

Sotto una risoluzione dell’Assemblea generale, quattro agenzie delle Nazioni unite sono state fuse in unica commissione di 41 membri. Gruppi regionali propongono 35 nazioni, con altri sei paesi da includere. Il gruppo asiatico ha proposto una contestata lista di 10 nazioni, tra cui l’Iran. Anche la nomina dell’Arabia Saudita ha causato preoccupazione. In entrambi i Paesi le donne sono sistematicamente perseguitate, e possono incorrere in pene severe, incluse la prigione e le frustate, solo per il comportamento o un abito considerato immodesto.

La UN Women sarà guidata da Michelle Bachelet, l’ex presidente del Cile. Scelta, questa, che è stata ben accolta da tutti.
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