02/11/2020, 12.48
CINA
Invia ad un amico

Messa di Ognissanti nella cattedrale di Shanghai

di Chiara Jiang*

A causa della pandemia, sono state aumentate le messe per permettere ai fedeli di parteciparvi e accostarsi alla comunione. Spesso giungono in visita anche non cristiani, soprattutto giovani. Il seme della fede non muore mai, qualunque sia il tipo di terreno che lo accoglie.

Shanghai (AsiaNews) - La Solennità di Ognissanti, celebrata ieri, è stata un momento indimenticabile per la Chiesa di Shanghai. Data la situazione instabile causata dalla pandemia, è difficile garantire il regolare funzionamento delle varie parrocchie.  A Shanghai, già da luglio era possibile partecipare alla messa domenicale, ma ovviamente con un numero più limitato di fedeli e con più messe al giorno per garantire a tutti i cristiani la possibilità di accostarsi alla comunione.

Ieri, la cattedrale di Sant’Ignazio (la chiesa cattolica di Xujiahui) era gremita di fedeli all’inverosimile. Gruppi di persone pregavano prima davanti alla Grotta della Madonna di Lourdes, e poi entravano nella cattedrale in attesa della messa. Quando siamo arrivati alla cattedrale era appena finita la messa precedente. Ogni domenica vi sono 4 messe in totale ed ognuna ha sempre centinaia di partecipanti.

La messa alle 10 è iniziata puntualmente: i celebranti si sono diretti verso l’altare, accompagnati dalla melodia soave del coro e dell’organo. Il cuore mi batteva forte per la commozione; mi guardavo intorno e vedevo anziani, giovani, mamme e papà con i loro bambini. Essendo Shanghai una metropoli internazionale, vi erano cinesi e stranieri. Davanti a Dio siamo tutti suoi figli, senza distinzione alcuna.

All’interno della Cattedrale regnava un’atmosfera solenne ma allo stesso tempo familiare; molti fedeli quando sono in piedi per pregare, tengono le mani congiunte all’altezza del cuore, la testa leggermente abbassata, un gesto quasi innato, inciso nel profondo dell’anima di ognuno.

Durante la benedizione eucaristica, l’assemblea si è inginocchiata in silenzio con lo sguardo rivolto all’altare, come a fissare la speranza e la fiducia in Cristo.

Molti si commuovono alla presenza dell’eucaristia. Fra i credenti cinesi c’è una grande fede e un vivo interesse tra i non credenti: spesso arrivano tante persone, soprattutto giovani, a visitare i luoghi di culto. Si constata che il seme della fede non muore mai, qualunque sia il tipo di terreno che lo accoglie.

Se Gesù Cristo fosse arrivato fino al lontano Oriente durante i suoi anni di predicazione, penso che sarebbe venuto con la stessa misericordia e lo stesso amore che aveva mostrato al popolo di Gerusalemme, perdonando tutti i peccatori e comportandosi come aveva fatto nell’incontro con la donna adultera. E forse non avrebbe condannato i “dottori” che sono con il potere, e vogliono eliminare la minaccia rappresentata da Cristo, né il Ponzio Pilato che lo ha condannato a morte.

* L’A. è una giovane battezzata residente a Shanghai.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Shanghai, riapre la cattedrale di sant’Ignazio. Assente mons. Ma Daqin (Video)
18/12/2017 08:58
Il vescovo di Shanghai (agli arresti domiciliari) pubblica la preghiera alla Madonna di Sheshan
24/05/2019 15:00
Il vescovo di Shanghai prega per i nuovi presuli di Hong Kong: Pace per loro e per la Cina
02/09/2014
Almeno 20mila cattolici pregano a Sheshan per la Chiesa in Cina
24/05/2016 12:20
Sheshan: il santuario rimane chiuso; il parco dei divertimenti è aperto, come altri luoghi turistici
12/04/2021 13:00


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”