21/04/2012, 00.00
INDIA
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Mons. D’Souza: Per la nuova evangelizzazione, serve l’amore di Madre Teresa

di Nirmala Carvalho
L’amore verso Dio e il prossimo deve essere il segno distintivo di tutti gli sforzi missionari, contro le difficoltà e le accuse di proselitismo. L’arcivescovo emerito di Calcutta e postulatore della causa di canonizzazione della prima Missionaria della Carità, ricorda il percorso della beata.

Mumbai (AsiaNews) - Sempre più spesso in India missionari cristiani subiscono persecuzioni di vario genere, accusati di fare proselitismo nei loro istituti caritatevoli, nelle scuole delle aree più rurali, negli ospedali e lebbrosari. Mons. Henry D'Souza, arcivescovo emerito di Calcutta, riflette sulla situazione della missione in India e le sue difficoltà, ricordando l'esempio di Madre Teresa, con la quale ha lavorato per 35 anni e di cui dal 1997 è postulatore della causa di  canonizzazione. Ciò che distingue la fondatrice delle Missionarie della Carità, sottolinea l'arcivescovo, è l'amore. Di seguito, l'intervista a mons. Henry D'Souza.

Eccellenza, perché Madre Teresa non ha avuto problemi nella sua vita di missione?

Madre Teresa aveva un pensiero fisso: "Dove c'è amore, c'è Dio". Nel suo tentativo di rispondere alla chiamata "Sii la mia luce", lei ha portato amore. Ama Dio, ama il tuo vicino, in particolare i più poveri tra i poveri.

L'amore deve essere il segno distintivo in tutti i nostri sforzi missionari. Molte volte, le nostre strutture sono accusate di essere diventate "istituzionalizzate". Lavori buoni fatti senza amore possono attrarre, per la loro eccellenza accademica, o la qualità professionale, e la loro abilità a ottenere risultati. Ma questa non è vera evangelizzazione.

D'altra parte, quando lavoriamo con le fasce povere e rurali della popolazione, il nostro operato può causare cambiamenti delle strutture sociali, una possibile minaccia per quella comunità.

Madre Teresa è stata capace di evitare tutto questo grazie al suo amore. Il suo ministero, la sua vita e il suo esempio, infatti, hanno cambiato la società. Tutta la società è diventata più consapevole dei poveri e del bisogno di aiutarli a raggiungere un migliore standard di vita.

Forse l'amore è la chiave per affrontare i tanti sospetti che sperimentano le istituzioni e i missionari cristiani. Anche quando siamo perseguitati, dobbiamo offrire amore.

Il ministero di Madre Teresa si sviluppava attraverso la sua piena e varia consapevolezza del lavoro missionario. Secondo lei, quali sfide e cambiamenti vi sono stati come risultato del suo impatto?

La missione di Madre Teresa ha avuto molte conseguenze. Una volta qualcuno le disse che non doveva preoccuparsi della povertà concreta, ma comprenderne le cause. La sua risposta è stata netta: "Io comprendo solo la realtà. Lascio agli altri trovare le cause". Ma nell'affrontare la realtà, che fosse povertà materiale, o solitudine, o mancanza di amore, lei ha dato forte attenzione alle cause della povertà.

Perfino la povertà materiale è iniziata a essere compresa meglio. Quando quest'anno si è iniziato a discutere della nuova norma sulla povertà, un deputato ha detto: "La povertà non riguarda solo il cibo. Interessa anche la casa, l'educazione familiare, la salute e altre questioni simili".

Le persone hanno iniziato a voler offrire qualcosa di più che cibo e riparo. L'avvio dei reparti di fisioterapia nelle case delle Missionarie della Carità è un esempio concreto. Persone qualificate vanno avanti per offrire assistenza ai poveri.

L'apostolato tra i lebbrosi di Madre Teresa è un altro buon esempio. I malati di lebbra erano spesso tacciati come intoccabili e costretti a vivere in angoscianti baracche fuori dalla città. Madre Teresa ha aperto lo Shanti Nagar (Città di pace) in West Bengal. Adesso, oltre a essere una casa per lebbrosi, è anche un centro di riabilitazione. Molti malati hanno le loro abitazioni e sono impiegati in piccoli lavori di aiuto. La colonia di lebbrosi a Titagarh è un altro esempio dell'effetto trasformante di queste persone. I lebbrosari di Cuttack e Puri in Orissa esistono da centinaia di anni. Sono stati radicalmente trasformati dopo che le suore di Madre Teresa vi hanno messo le mani.

Una sua riflessione sulla missione di Madre Teresa di proclamare Cristo e diffondere il Vangelo.

Il messaggio di Madre Teresa è semplice. Uno non ha bisogno di fare cose straordinarie. Lei voleva che le sue sorelle e fratelli facessero cose ordinarie con amore straordinario.


Tra molte proteste, alla fine di marzo scorso il parlamento ha abbassato la soglia di povertà da 32 rupie al giorno (circa 46 cent di euro) a 28 rupie al giorno (circa 40 cent di euro).

 

 

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