03/07/2013, 00.00
TERRA SANTA
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Mons. Shomali: 120 giovani di Terra Santa alla Gmg di Rio de Janeiro

Di età compresa fra i 20 e i 30 anni, molti di loro hanno sostenuto sacrifici economici per potervi partecipare. I ragazzi provengono da varie località della Terra Santa: Gerusalemme, Ramallah, Galilea e diversi villaggi della West Bank. Insieme a 350 giovani del Libano essi rappresenteranno i cristiani di lingua araba alla Giornata mondiale della gioventù in programma dal 22 al 29 luglio.

Gerusalemme (AsiaNews) -  "I  120 giovani della Terra Santa andranno alla Giornata mondiale della gioventù (Gmg), per fare un'esperienza di fede e sperimentare la cattolicità della Chiesa". È quanto afferma ad AsiaNews, mons. William Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme. Egli accompagnerà  i giovani che dalla Terra Santa andranno alla Giornata mondiale della gioventù, in programma dal 22 al 29 luglio a Rio de Janeiro (Brasile). I ragazzi sono cristiani palestinesi e israeliani provenienti da Gerusalemme (Israele),  da città della Galilea, da Ramallah e da altri villaggi. Di età compresa fra i 20 e i 30 anni, nel gruppo sono presenti studenti universitari e lavoratori. "Alcuni di loro - continua il vescovo - hanno già fatto l'esperienza di Madrid (la scorsa Gmg) e sono rimasti colpiti e ciò li ha spinti a partecipare ancora una volta.  A Rio, la piccola delegazione della Terra Santa rappresenterà insieme ai giovani del Libano - circa 350 - i cristiani di lingua araba".

Mons. Shomali si chiede: "Cosa spinge questi giovani, molti provenienti da famiglie povere, a sostenere una spesa di 2mila dollari?". Il prelato spiega che per loro la Gmg non è un semplice viaggio, una vacanza, ma "un'esperienza che li aiuta anzitutto ad approfondire la loro fede e a dare la vita per la nostra Chiesa locale".

In Terra Santa, dove è nato e vissuto Gesù di Nazareth, i cristiani sono solo il 2% e devono confrontarsi con le molte difficoltà economiche, sociali e culturali derivanti dal conflitto israelo-palestinese, che vede coinvolti soprattutto musulmani ed ebrei. "I giovani - spiega il prelato - visitano un  Paese cristiano, il Brasile. Per una settimana saranno insieme ad almeno 3 milioni di ragazzi della loro età che credono in Dio, in Gesù, che seguono il Papa. La Gmg sarà una grande immersione di fede. Essi faranno un'esperienza diretta della 'cattolicità' della Chiesa".

"Negli anni passati - continua - tutti i nostri ragazzi sono tornati cambiati dalle Giornate mondiali. Alcuni hanno recuperato la fedeltà alla Chiesa e alla preghiera quotidiana; altri hanno iniziato a impegnarsi nell'Azione cattolica e nell'aiuto caritatevole in parrocchia; alcuni hanno deciso di intraprendere il cammino sacerdotale".

Per il vescovo la responsabilità di chi guida i giovani è prepararli a questi eventi, che per la loro portata sono un momento quasi miracoloso della storia della Chiesa. "Fino ad ora - racconta - abbiano organizzato sei giornate di ritiro spirituale con a tema il titolo della Gmg : 'Andate e fate discepoli tutti i popoli!'". "Più lunga e accurata è la preparazione - aggiunge mons. Shomali - più è grande il beneficio che i nostri giovani raccolgono da questi eventi di esperienza di fede, che li aiuteranno a vivere da cristiani autentici una volta tornati a Gerusalemme, Ramallah, Haifa, Nazareth". (S.C.)

 

 

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