17/09/2013, 00.00
VATICANO - SIRIA
Invia ad un amico

Nunzio a Damasco: I morti delle armi chimiche e la preghiera del Papa spingono a un radicale cambiamento in Siria

Per mons. Mario Zenari, i "morti innocenti" e "la preghiera del papa" hanno portato a due miracoli: si è sventato l'intervento armato e si è giunti alla decisione della distruzione delle armi chimiche di Damasco. Occorre lavorare per la soluzione politica del conflitto. Il rapporto Onu conferma l'uso di armi chimiche a Ghouta ma non dice nulla sul responsabile dell'attacco. Usa, Gran Bretagna e Francia accusano Assad; la Russia afferma che non si può escludere le responsabilità dei ribelli.

Damasco (AsiaNews) - "I morti per le armi chimiche" e "la preghiera di papa Francesco" spingono a "un giro di boa", a "un cambiamento radicale" nella tragedia siriana. È quanto afferma ad AsiaNews mons. Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, commentando la pubblicazione del rapporto Onu che conferma l'uso di armi chimiche nella guerra  che da oltre due anni insanguina il suolo siriano.

 Il rapporto degli esperti viene a circa 4 settimane dall'attacco a Ghouta, alla periferia di Damasco, voluto dalla comunità internazionale, che accusava Bashar Assad di aver usato armi chimiche contro il suo popolo, facendo centinaia, se non migliaia di morti, fra cui molti bambini.

Ieri sera il segretario generale Onu Ban Ki-moon ha presentato il rapporto stilato da esperti ed ispettori, concludendo che "armi chimiche sono state usate in relativa larga scala nell'area di Ghouta, vicino a Damasco [il 21 agosto]. L'attacco ha causato numerose vittime, in particolare fra i civili". Ban ha detto che l'85% dei campioni di sangue esaminati è positivo al sarin. "Questo - ha concluso Ban - è il più significativo uso di armi chimiche contro i civili dai tempi di Saddam Hussein, che li usò nel 1988 ad Halabia".

Il rapporto non dice chi è il responsabile dell'attacco, perché non era il suo compito. Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno subito dichiarato che "i dettagli tecnici" citati nel rapporto e la scala dell'attacco porta "senza alcun dubbio" alla conclusione che le armi chimiche sono state usate dal regime di Assad.

La Russia, alleata della Siria, attraverso il suo inviato all'Onu, Vitaly Churkin, rifiuta tale conclusione e mette in chiaro che "le denunce secondo cui è stata l'opposizione a usare le armi chimiche non si possono mettere da parte con facilità". Churkin fa anche notare che fra i morti per armi chimiche non vi sono ribelli. Anche il regime siriano si dichiara innocente e accusa l'opposizione armata.

Davanti a questo scarico reciproco di responsabilità, mons. Zenari sottolinea: "La tragedia che è successa il 21 agosto scorso deve segnare il giro di boa. Essa è un campanello di allarme che indica l'abisso in cui stiamo scivolando. Occorre che tutti facciamo un giro di 180 gradi e cambiamo atteggiamento. Se quei morti innocenti, quei bambini gasati, ci ottengono questo cambiamento, il loro morire non è stato inutile. Questi morti innocenti devono costringerci a un cambiamento".

Il nunzio apprezza molto che dalla tragedia di Ghouta si sia giunti all'accordo Usa-Russia per la consegna e la distruzione delle armi chimiche possedute da Damasco. Egli attribuisce tutto questo ai "morti innocenti" e alla "preghiera del papa" che nell'imminenza della minaccia di un intervento armato contro la Siria - che avrebbe portato a una guerra regionale e forse mondiale - ha proposto la veglia di preghiera lo scorso 7 settembre.

"Abbiamo ottenuto - egli dice - più di quanto abbiamo domandato. Sono avvenuti due miracoli: il primo è che si è sventato per ora l'intervento militare armato; il secondo miracolo è aver imboccato la strada per la distruzione delle armi chimiche, che erano una minaccia pericolosissima. Il Signore ci ha concesso molto di più di quanto abbiamo richiesto".

"Tutto questo - aggiunge -  ci dà un grande sollievo, ma non è tempo di addormentarci: occorre continuare a pregare perché si affretti una soluzione politica al conflitto".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Assad ribadisce la sua innocenza. Un anno e un miliardo di dollari per distruggere le armi chimiche
19/09/2013
Obama si prepara a colpire la Siria. L'Onu frena
04/09/2013
Passa all'unanimità la risoluzione Onu sulle armi chimiche in Siria. A metà novembre una conferenza per la pace
28/09/2013
Obama frena sull'attacco dopo la proposta della Russia di consegnare tutte le armi chimiche di Damasco
10/09/2013
Damasco nega l’ingresso alla commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite
09/04/2013


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”