23/05/2015, 00.00
NEPAL - VATICANO
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Nunzio apostolico: il Papa prega per la pace, sicurezza e prosperità del Nepal colpito dal sisma

di Christopher Sharma
Lo ha detto mons. Pennacchio, durante una messa speciale in ricordo delle vittime del terremoto. Centinaia di persone hanno assistito alla funzione, cattolici e non oltre che diplomatici. Al termine distribuite immagini del pontefice, che invita all’unità per la ricostruzione del Paese. Durante la messa ricordate anche le vittime dell’attentato alla cattedrale del 2009.

Kathmandu (AsiaNews) - “Papa Francesco e tutto il Vaticano amano nel profondo il Nepal, il Santo Padre è vicino ai nepalesi fin dai primi giorni del terremoto”. È quanto ha affermato il nunzio apostolico in Nepal mons. Salvatore Pennacchio, presiedendo una solenne concelebrazione eucaristica e una speciale benedizione per il Paese. Il rappresentante Vaticano ha augurato sicurezza, pace e prosperità a un Paese in lutto per il drammatico terremoto che ha colpito il Paese il 25 aprile e che ha superato le 8.600 vittime accertate e 22mila feriti. La funzione si è tenuta questa mattina alla cattedrale dell’Assunta di Lalitpur, gremita per l’occasione; erano presenti cattolici, non cattolici e diplomatici stranieri.

Rivolgendosi ai presenti mons. Pennacchio ha esortato a “unirsi alla preghiera del papa e a benedire tutto il Paese” affinché possano tornare “pace, sicurezza e prosperità”. Il prelato ha quindi chiesto di “unirsi sotto la guida di Gesù” e di “pregare per il Paese”, mettendosi a disposizione “per i bisognosi in base alle capacità di ciascuno”.

Il nunzio ha ricordato il lavoro delle organizzazione locali e internazionali cattoliche, delle chiese e dei vari gruppi presenti nel Paese e in questi tempi difficili. Egli ha lanciato infine un appello a tutti i leader religiosi e ai vari gruppi perché si uniscano alla preghiera di papa Francesco, e perché lavorino “uniti” per la ripresa della nazione.

Alla funzione di oggi hanno partecipato centinaia di persone, entusiaste di ascoltare l’omelia del rappresentante del pontefice. Il Nepal è un Paese ancora in ginocchio a quasi un mese dal terremoto, con centinaia di templi vecchi e pericolanti sono crollati a causa delle violente scosse  - insieme al 90% degli edifici e al 55% delle carceri del Paese.

Accogliendo mons. Pennacchio, il vicario apostolico mons. Paul Simick ha sottolineato che “è un privilegio” accogliere “il messaggero di papa Francesco”. Egli ha quindi aggiunto che è stata scelta la cattedrale dell’Assunta, per ricordare l’anniversario dell’attentato per mano di estremisti indù che ha causato la morte di tre cattolici del maggio 2009. P. Silas Bogati ha recitato una speciale preghiera per le vittime causate dall’esplosione e i loro familiari.

Al termine del rito, il nunzio apostolico ha fatto distribuire ai presenti alcune immagini di papa Francesco. Centinaia di persone si sono messe in fila per ricevere il dono, a testimonianza dell’amore del pontefice per il Paese.

Nel contesto della visita il rappresentante Vaticano ha intrattenuto una breve conversazione con il Primo Ministro Shushil Koirala, esprimendogli sostegno e solidarietà al governo e ai cittadini.

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