10/07/2014, 00.00
INDIA
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Nuovo ausiliare di Ranchi, "l'evangelizzazione resta la priorità della mia vita"

di Nirmala Carvalho
Mons. Theodore Mascarenhas, SFX, "le famiglie saranno lo scopo del mio ministero, formare famiglie cristiane". "La missione della Chiesa è sempre una sfida a prescindere dal governo che abbiamo. E' nostro dovere annunciare il Vangelo e dobbiamo andare avanti a proclamarlo sapendo che il potere di Dio è più grande di qualsiasi potere umano".

Ranchi (AsiaNews) - "Ho preso la mia nomina all'episcopato come una chiamata al servizio, all'umiltà e a un maggiore impegno al lavoro del Signore". Padre Theodore Mascarenhas SFX, un amico di AsiaNews, parla così della decisione del Papa di farlo vescovo ausiliare di Ranchi.

"Sono - ci dice - un sacerdote della Società Missionaria di San Francesco Saverio (Società del Pilar).  La mia appartenenza alla Pilar Society rimane il punto cardine della mia vocazione sacerdotale e missionaria. L'evangelizzazione resta la priorità della mia vita e continuerò a dare tutto me stesso a Dio per questo scopo. Sono grato alla Società di Pilar, perché in gran parte, dopo la mia famiglia, è lei  che ha fatto di me quello che sono oggi. La Società ha dato molto per la Chiesa in India. Il mio desiderio è che possiamo e dobbiamo fare ancora di più per Cristo e per il nostro Paese".

"Le famiglie saranno lo scopo del mio ministero, formare famiglie cristiane. La mia famiglia è stata la base della mia vita e della mia vocazione, la culla della mia educazione. Sono grato a Dio per il dono di questa famiglia che mi ha inondato di affetto, una santa madre che mi ha ispirato l'amore per Dio e la sua Parola, un padre devoto che ci ha insegnato il senso di onestà e di dedizione e fratelli e sorelle e le loro famiglie che mi hanno sostenuto in ogni momento. L'esperienza nella mia famiglia mi ha insegnato che non c'è bisogno di essere ricchi o benestanti per avere una buona famiglia. Ciò di cui tutti abbiamo bisogno è l'amore per Dio e la preoccupazione per l'altro. In questo anno in cui l'attenzione è rivolta alla famiglia il mio cuore è pieno di gratitudine".

Il governo del BJP è al potere sia a livello centrale che nello Stato, come questo è una sfida per la missione della Chiesa?

"La missione della Chiesa è sempre una sfida a prescindere dal governo che abbiamo. E' nostro dovere annunciare il Vangelo e dobbiamo andare avanti a proclamarlo sapendo che il potere di Dio è più grande di qualsiasi potere umano. Dopo tutto Gesù ci ha detto: "Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo di ciò non possono fare altro. Ma io vi dico chi dovete temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare all'inferno. Sì, io vi dico, temetelo!".

Ranchi è una diocesi con una vivace popolazione tribale, con una cultura tribale. Come può questa cultura tribale integrarsi nella Chiesa?

"In primo luogo, è esperienza della Chiesa - e la maggior parte dei missionari qui saranno d'accordo con me - che i popoli indigeni per il loro stile di vita fondamentalmente semplice senza complicazioni sono i più aperti al Vangelo e il progresso che l'evangelizzazione sta compiendo nelle aree tribali è una prova concreta al riguardo. Oggi abbiamo milioni di cristiani provenienti da gruppi tribali in Asia, centinaia di sacerdoti e religiosi, decine di vescovi e persino un cardinale nella persona del cardinale Telesphore Toppo, che ora sarà il mio primo superiore. Sul piano antropologico, i popoli indigeni ci riportano indietro di migliaia di anni e nelle loro culture incontaminate, troviamo le caratteristiche e le caratteristiche che ci potrebbero fornire guida e ispirazione su come combattere le sfide di un mondo moderno in rapida evoluzione. E anche l'aspetto biblico è interessato, siamo ben consapevoli del fatto che le tribù hanno un posto di primo piano nella Bibbia, specialmente nel Vecchio Testamento. E anche nel Nuovo Testamento ci sono molti riferimenti alla tribù. Apocalisse 14:6 è un'indicazione di come i popoli indigeni fanno parte del modo biblico: "Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante l'evangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, e ad ogni nazione e tribù e lingua e popolo".

 

 

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