02/06/2006, 00.00
PAKISTAN
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Pakistan: associazione cattolica al fianco delle donne musulmane e cristiane

L'associazione non governativa cattolica Azione, unione ed identità ha inaugurato ieri a Faisalabad il 13mo centro. Qui le donne possono imparare un lavoro e vivere in modo dignitoso.

Faisalabad (AsiaNews) – E' di ieri l'inaugurazione ufficiale del 13mo centro dell'associazione non governativa cattolica Azione, unione ed identità (Aim), che ospita già 50 donne cristiane e musulmane. Alla cerimonia erano presenti più di 100 persone. Il centro è stato aperto a Faisalabad, parte est del Paese,

"Nel nostro quartiere di  Salik Town, così come nel nostro centro, non abbiamo problemi religiosi", dichiara Mumtaz Allah Ditta, coordinatore del centro che aiuta ugualmente  cristiani e musulmani. Nella struttura le donne possono imparare a cucire o anche a utilizzare il computer. Il centro offre anche istruzione ed educazione per adulti oltre a una serie di programmi per le famiglie.

Il vescovo di Faisalabad, Joseph Coutts, ha presieduto l'inaugurazione insieme a padre Shamaun Dullah, della parrocchia di Waris. Il presule si è congratulato con i componenti dell'Aim per come è stata realizzata la struttura. "Centri come questo – ha dichiarato ad AsiaNews – sono fonte di armonia perché qui donne musulmane e cristiane possono vivere e lavorare insieme in pace".

"Lavoriamo da gennaio su questo progetto", dichiara ad AsiaNews Anthony Mathew Gill, Segretario generale dell'Aim. "Lo inauguriamo in modo ufficiale solo ora, ma già da tempo siamo operativi. Donne povere arrivano qui dalle zone vicine, il numero delle persone che ospitiamo cresce. Queste persone vengono per imparare, e noi cerchiamo di offrire condizioni di vita dignitose e una occupazione. Abbiamo anche avuto delle commissioni da parte di alcune aziende tessili dei dintorni, grazie alle quali alcune delle nostre ospiti hanno potuto guadagnare dei soldi". A.M. Gill spiega inoltre che a Salik Town, quartiere povero e popolare di Faisalabad, vivono 325 famiglie 50 delle quali sono cristiane.

L'Aim, spiega  Anthony Mathew, funzionario socio-economico del gruppo, è stata fondata nel 1991 e lavora nelle comunità svantaggiate per fornire educazione ed aiutare le persone a risolvere i loro problemi. Si rivolge ai poveri, alle persone emarginate e alle comunità sottosviluppate, senza distinzione di razza, religione, sesso, denominazione o provenienza. Nel corso degli anni ha stretto ottime relazioni con molte organizzazioni internazionali.

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