28/09/2008, 00.00
VATICANO
Invia ad un amico

Papa: Giovanni Paolo I, entrato “nel cuore della gente” per la sua umiltà

Benedetto XVI ricorda papa Lucani nel 30° anniversario della sua morte e sottolinea la sua umiltà, che lo rese capace di parlare a tutti, anche a quelli lontani dalla Chiesa. Il saluto alla comunità di Castel Gandolfo: il 30 settembre il pontefice ritorna a Roma in Vaticano e il 19 ottobre a Pompei. La beatificazione del confessore di santa Faustina Kowalska.

Castel Gandolfo (AsiaNews) – È dedicato alla figura di Giovanni Paolo I, il papa dell’umiltà, l’ultimo Angelus da Castel Gandolfo, prima del ritorno del pontefice al Palazzo apostolico in Vaticano,  martedì 30 settembre.

Benedetto XVI prende spunto dalla liturgia del giorno “dei due figli inviati dal padre a lavorare nella sua vigna. Di questi, uno dice subito sì, ma poi non va; l’altro invece sul momento rifiuta, poi però, pentitosi, asseconda il desiderio paterno”. “Con questa parabola – spiega il papa - Gesù ribadisce la sua predilezione per i peccatori che si convertono, e ci insegna che ci vuole umiltà per accogliere il dono della salvezza”.

Il pontefice ricorda che anche Gesù è “il servo umile per eccellenza”. E proprio la sottolineatura dell’umiltà lo spinge alla memoria di Giovanni Paolo I, del quale oggi ricorre l’anniversario della morte:Egli scelse – sottolinea Benedetto XVI - come motto episcopale lo stesso di san Carlo Borromeo: Humilitas. Una sola parola che sintetizza l’essenziale della vita cristiana e indica l’indispensabile virtù di chi, nella Chiesa, è chiamato al servizio dell’autorità. In una delle quattro Udienze generali tenute durante il suo brevissimo pontificato disse tra l’altro, con quel tono familiare che lo contraddistingueva: ‘Mi limito a raccomandare una virtù, tanto cara al Signore: ha detto: imparate da me che sono mite e umile di cuore … Anche se avete fatto delle grandi cose, dite: siamo servi inutili’. E osservò: ‘Invece la tendenza, in noi tutti, è piuttosto al contrario: mettersi in mostra’ (Insegnamenti di Giovanni Paolo I, p. 51-52). L’umiltà può essere considerata il suo testamento spirituale.

Grazie proprio a questa sua virtù, bastarono 33 giorni perché Papa Luciani  entrasse nel cuore della gente. Nei discorsi usava esempi tratti da fatti di vita concreta, dai suoi ricordi di famiglia e dalla saggezza popolare. La sua semplicità era veicolo di un insegnamento solido e ricco, che, grazie al dono di una memoria eccezionale e di una vasta cultura, egli impreziosiva con numerose citazioni di scrittori ecclesiastici e profani. E’ stato così un impareggiabile catechista, sulle orme di san Pio X, suo conterraneo e predecessore prima sulla cattedra di san Marco e poi su quella di san Pietro. ‘Dobbiamo sentirci piccoli davanti a Dio’, disse in quella medesima Udienza. E aggiunse: ‘Non mi vergogno di sentirmi come un bambino davanti alla mamma: si crede alla mamma, io credo al Signore, a quello che Egli mi ha rivelato’ (ivi, p. 49). Queste parole mostrano tutto lo spessore della sua fede. Mentre ringraziamo Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo, facciamo tesoro del suo esempio, impegnandoci a coltivare la sua stessa umiltà, che lo rese capace di parlare a tutti, specialmente ai piccoli e ai cosiddetti lontani”.

Prima di concludere il suo incontro con i pellegrini, Benedetto XVI ha ringraziato tutta la comunità di Castel Gandolfo per l’ospitalità e ha comunicato che il 19 ottobre farà pellegrinaggio al santuario della Madonna di Pompei, nel mese di ottobre, dedicato alla recita del rosario.

Parlando ai pellegrini polacchi presenti, ha ricordato che oggi  a Białystok, (Polonia) viene beatificato il servo di Dio Michał Sopoćko, confessore e guida spirituale di santa Faustina Kowalska. "Per suo suggerimento - ha detto il papa -  la Santa descrisse le proprie esperienze mistiche e le apparizioni di Gesù Misericordioso nel ben noto suo 'Diario"'. Anche grazie ai suoi sforzi venne dipinta e trasmessa al mondo l’immagine con la scritta 'Gesù, confido in Te'".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa: Continuiamo la viva eredità di Giovanni Paolo II: Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo
02/04/2006
Papa: cresca nei cristiani la coscienza di essere tutti missionari
05/05/2007
Papa: avanzare senza paura sulla strada della fedeltà al Vangelo, sull'esempio di Giovanni Paolo II
03/04/2006
Papa: Giovanni Paolo II continua a comunicarci il suo amore per Dio e per l'uomo
02/04/2006
Benedetto XVI ed il mondo intero ricordano la morte di Giovanni Paolo II
31/03/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”