27/07/2008, 00.00
VATICANO
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Papa: Sydney, il volto giovane della Chiesa

Benedetto XVI ha ricordato il valore della Gmg nella metropoli australiana, prima di patire per un periodo di riposo a Bressanone. Un saluto a malati, carcerati, e a tutti coloro che non possono godere di un periodo di vacanza.

Castel Gandolfo (AsiaNews) – “Ho ancora negli occhi e nel cuore questa straordinaria esperienza, nella quale mi è stato dato di incontrare il volto giovane della Chiesa”: così il papa ha definito la Giornata mondiale della Gioventù conclusasi lunedì scorso, al cui valore ha dedicato la sua riflessione prima della preghiera dell’Angelus oggi a Castel Gandolfo. Con un breve anticipo all’orario solito (mezzogiorno), Benedetto XVI ha descritto il grande evento di Sydney che ha radunato 350 mila giovani da tutto il mondo: “Era come un mosaico multicolore, formato da ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte della terra, tutti riuniti dall’unica fede in Gesù Cristo. "Young pilgrims of the world – giovani pellegrini del mondo", così li chiamava la gente con una bella espressione che coglie l’essenziale di queste Giornate internazionali iniziate da Giovanni Paolo II. Questi incontri infatti formano le tappe di un grande pellegrinaggio attraverso il pianeta, per manifestare come la fede in Cristo ci renda tutti figli dell’unico Padre che è nei cieli e costruttori della civiltà dell’amore”.

Il papa ha voluto sottolineare che le Gmg non sono – come spesso le si definisce – le “Woodstock cattoliche”, ma un momento importante di catechesi e di responsabilità missionaria.

“Caratteristica propria dell’incontro di Sydney – ha continuato Benedetto XVI - è stata la presa di coscienza della centralità dello Spirito Santo, protagonista della vita della Chiesa e del cristiano. Il lungo cammino di preparazione nelle Chiese particolari aveva seguito come tema la promessa fatta da Cristo risorto agli Apostoli: ‘Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni’ (At 1,8). Nei giorni 16, 17 e 18 luglio, nelle chiese di Sydney, i numerosi Vescovi presenti hanno esercitato il loro ministero, proponendo le catechesi nelle varie lingue: queste catechesi sono momenti di riflessione e di raccoglimento indispensabili perché l’evento non resti solo manifestazione esterna, ma lasci una traccia profonda nelle coscienze. La Veglia serale nel cuore della città, sotto la Croce del Sud, è stata una corale invocazione dello Spirito Santo; e infine, durante la grande Celebrazione eucaristica di domenica scorsa, ho amministrato il Sacramento della Confermazione a 24 giovani di vari continenti, di cui 14 australiani, invitando tutti i presenti a rinnovare le promesse battesimali. Così questa Giornata Mondiale si è trasformata in una nuova Pentecoste, dalla quale è ripartita la missione dei giovani, chiamati ad essere apostoli dei loro coetanei, come tanti santi e beati, ed in particolare il Beato Piergiorgio Frassati, le cui reliquie, collocate nella Cattedrale di Sydney, sono state venerate da un ininterrotto pellegrinaggio di giovani. Ogni ragazzo e ragazza è stato invitato a seguire il loro esempio, a condividere l’esperienza personale di Gesù, che cambia la vita dei suoi ‘amici’ con la forza dello Spirito Santo, lo Spirito dell’amore di Dio”.

Il papa ha voluto ringraziare tutti i vescovi dell’Australia, e in particolare il card. George Pell, arcivescovo di Sydney, per l’impegno nella preparazione, come pure le autorità australiane e tutti coloro che nel mondo hanno pregato per quell’evento, che si presentava difficile, dato il forte secolarismo presente nel Paese.

Il papa ha poi annunciato che da domani si trasferisce in vacanza a Bressanone, una località sui monti dell’Alto Adige (Nord Italia), dove si è spesso recato in passato come prete e come arcivescovo.

Alla fine della preghiera mariana il papa ha salutato tutti coloro che si ritrovano in località di villeggiatura, augurando loro di “trascorrere giorni sereni di proficua distensione fisica e spirituale”. Ma non ha dimenticato quelli che sono impossibilitati a fare vacanza: “Penso – ha detto - ai malati negli ospedali e nelle case di cura, ai carcerati, agli anziani, alle persone sole e a coloro che trascorrono l’estate nel caldo delle città. A ciascuno assicuro la mia affettuosa vicinanza e un ricordo nella preghiera”.

Alla fine, fra i saluti finali, ha ricordato la presenza dei membri dell’Assemblea generale del movimento dei Focolari e i giovani della “Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati”.

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