03/03/2016, 13.05
VATICANO
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Papa: difendere la vita dalla sua mercificazione e dalle “colonizzazioni ideologiche”

Incontrando la Pontificia accademia per la vita, Francesco ammonisce che oggi ci sono conoscenze scientifiche e strumenti tecnici in grado di offrire sostegno alla vita umana e ci sono molte istituzioni “impegnate nel servizio alla vita” ma “ci sono anche tante strutture preoccupate più dell’interesse economico che del bene comune” e che “hanno paura della realtà come Dio l'ha creata".

Città del Vaticano (AsiaNews) – Nel mondo di oggi ci sono conoscenze scientifiche e strumenti tecnici in grado di offrire sostegno alla vita umana e ci sono molte istituzioni “impegnate nel servizio alla vita” ma “ci sono anche tante strutture preoccupate più dell’interesse economico che del bene comune” e ci sono “colonizzazioni ideologiche” che in nome della modernità “tolgono la libertà ideologica” e “hanno paura della realtà come Dio l'ha creata". E’ il monito lanciato oggi da papa Francesco nelle parole rivolte ai partecipanti alla plenaria della Pontificia accademia per la vita, che si sta svolgendo sul tema delle virtù nell’etica della vita.

“Nel nostro tempo – ha detto - alcuni orientamenti culturali non riconoscono più l’impronta della sapienza divina nelle realtà create e neppure nell’uomo. La natura umana rimane così ridotta a sola materia, plasmabile secondo qualsiasi disegno. La nostra umanità, invece, è unica e tanto preziosa agli occhi di Dio! Per questo, la prima natura da custodire, affinché porti frutto, è la nostra stessa umanità. Dobbiamo darle l’aria pulita della libertà e l’acqua vivificante della verità, proteggerla dai veleni dell’egoismo e della menzogna. Sul terreno della nostra umanità potrà allora sbocciare una grande varietà di virtù”.

Il rischio è sempre quello “di chiamare bene il male e male il bene”. Così è vero che oggi ci sono molte istituzioni “impegnate nel servizio alla vita” ma “ci sono anche tante strutture preoccupate più dell’interesse economico che del bene comune”. “La natura umana rimane così ridotta a sola materia, plasmabile secondo qualsiasi disegno. La nostra umanità, invece, è unica e tanto preziosa agli occhi di Dio! Per questo, la prima natura da custodire, affinché porti frutto, è la nostra stessa umanità. Dobbiamo darle l’aria pulita della libertà e l’acqua vivificante della verità, proteggerla dai veleni dell’egoismo e della menzogna”.

“Tale condizione non può cambiare né in forza di teorie, né per effetto di riforme sociali o politiche. Solo l’opera dello Spirito Santo può riformare il nostro cuore, se noi collaboriamo”. Parlare di virtù “non è una questione ‘cosmetica’, un abbellimento esteriore” ma “si tratta di sradicare dal cuore i desideri disonesti e di cercare il bene con sincerità. Anche nell’ambito dell’etica della vita le pur necessarie norme, che sanciscono il rispetto delle persone, da sole non bastano a realizzare pienamente il bene dell’uomo. Sono le virtù di chi opera nella promozione della vita l’ultima garanzia che il bene verrà realmente rispettato”. “L’agire buono non è la corretta applicazione del sapere etico, ma presuppone un interesse reale per la persona fragile. I medici e tutti gli operatori sanitari non tralascino mai di coniugare scienza, tecnica e umanità”.

“Pertanto, incoraggio le università a considerare tutto questo nei loro programmi di formazione, affinché gli studenti possano maturare quelle disposizioni del cuore e della mente che sono indispensabili per accogliere e curare la vita umana, secondo la dignità che in qualsiasi circostanza le appartiene. Invito anche i direttori delle strutture sanitarie e di ricerca a far sì che i dipendenti considerino parte integrante del loro qualificato servizio anche il tratto umano. In ogni caso, quanti si dedicano alla difesa e alla promozione della vita possano mostrarne anzitutto la bellezza. Infatti, come «la Chiesa non cresce per proselitismo ma ‘per attrazione’» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 14), così la vita umana si difende e promuove efficacemente solo quando se ne conosce e se ne mostra la bellezza. Vivendo una genuina compassione e le altre virtù, sarete testimoni privilegiati della misericordia del Padre della vita”.

“La cultura contemporanea conserva ancora le premesse per affermare che l’uomo, quali che siano le sue condizioni di vita, è un valore da proteggere; tuttavia, essa è spesso vittima di incertezze morali, che non le consentono di difendere la vita in maniera efficace. Non di rado, poi, può accadere che sotto il nome di virtù, si mascherino ‘splendidi vizi’. Per questo è necessario non solo che le virtù informino realmente il pensare e l’agire dell’uomo, ma che siano coltivate attraverso un continuo discernimento e siano radicate in Dio, fonte di ogni virtù. Chiediamo l’aiuto dello Spirito Santo, affinché ci tragga fuori dall’egoismo e dall’ignoranza: rinnovati da Lui, possiamo pensare e agire secondo il cuore di Dio e mostrare a chi soffre nel corpo e nello spirito la sua misericordia. L’augurio che vi rivolgo è che i lavori di questi giorni possano essere fecondi e accompagnare voi e quanti incontrate nel vostro servizio in un cammino di crescita virtuosa”.

 

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