23/11/2016, 11.34
PAKISTAN
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Pax Christi International 2016 alla Commissione Giustizia e pace del Pakistan

di Shafique Khokhar

Il riconoscimento è stato consegnato a Ginevra ed è condiviso con la Commissione per i diritti umani. Da 30 anni l’associazione cattolica promuove e protegge i diritti della popolazione, in particolare delle minoranze religiose. Puntare sull’educazione dei bambini, eliminare gli insulti e i commenti intolleranti nei libri di testo.

Lahore (AsiaNews) – La Commissione nazionale Giustizia e pace (Ncjp) della Conferenza episcopale pakistana ha ricevuto il premio per la pace 2016 “Pax Christi International”. Il riconoscimento è stato conferito per gli sforzi profusi dagli attivisti cattolici nel campo dei diritti umani e, in particolare, delle minoranze religiose. La premiazione è avvenuta a Ginevra, in Svizzera, lo scorso 17 novembre.

Ricevendo il riconoscimento, Cecil Shane Chaudhry, direttore esecutivo della Ncjp, ha elogiato il sostegno che l’organizzazione Pax Christi International “dà alle minoranze religiose emarginate nei forum internazionali”. Poi ha ricordato l’impegno che i “membri della Commissione svolgono da 30 anni, in particolare quello di studenti, attivisti e di tutti coloro che sollevano la voce per chi non è in grado di parlare, contestano le ingiustizie sociali e difendono i diritti dei gruppi minoritari in Pakistan. Questo premio è per loro. Li ringrazio per tutto il loro sostegno”.

Il riconoscimento è stato assegnato anche alla Commissione per i diritti umani del Pakistan (Hrcp). A proposito di questioni sociali, Chaudhry sottolinea che “l’incessante guerra al terrorismo e l’intolleranza religiosa isolano le comunità di minoranza”. Egli riconosce “l’impegno del governo a favore della pace, della sicurezza e della protezione e promozione delle minoranze” e aggiunge che la Commissione “continuerà a battersi per un Pakistan giusto e pacifico, dove a tutti i cittadini – a prescindere dall’appartenenza religiosa – siano accordati uguali diritti, così come stabilisce la Costituzione”.

Il leader cattolico afferma che “è importante riconoscere le radici di questi problemi, riconducibili allo stravolgimento di fatti storici e al materiale che incita all’odio nei libri di studio”. “Solo quando i nostri bambini, che sono il futuro del nostro Paese – afferma – saranno nutriti con l’educazione e i testi saranno liberati da offese e odio religioso contro fedi differenti, saremo in grado di promuovere una società rispettosa della diversità culturale, etnica e religiosa che il Pakistan offre”.

P. Bonnie Mendes, attivista sociale ed ex segretario esecutivo della Ncjp, ritiene che la Commissione abbia “svolto un lavoro eroico negli ultimi 30 anni. È sempre stato difficile, ma con le attuali condizioni è una sfida ancora maggiore. La bellezza di questo lavoro è che i suoi membri non si sono mai tirati indietro, persino quando sono stati minacciati o hanno corso pericoli in province come il Balochistan. Si meritano davvero questo premio. Gli auguro ogni successo e che possano continuare ancora il lavoro”.

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