30/11/2005, 00.00
Hong kong – cina
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Pechino chiede con urgenza un confronto con i democratici di Hong Kong

La Cina vuole discutere con loro il futuro della democrazia nel territorio a pochi giorni dalla marcia del 4 dicembre. Intanto Martin Lee si incontra con il segretario di stato Usa.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – A pochi giorni da una manifestazione per chiedere il suffragio universale per il territorio, i leader di Pechino si sono affrettati a invitare i parlamentari democratici di Hong Kong a discutere in Cina sul futuro della democrazia.

I deputati hanno accettato oggi l'invito di Pechino a partecipare ad un incontro con alcuni importanti rappresentanti del governo centrale prima della grande marcia di protesta .

La manifestazione prevista per il 4 dicembre h ricevuto l'appoggio esplicito anche del vescovo cattolico di Hong Kong, mons. Giuseppe Zen Ze-kiun e del presidente delle Chiese metodiste, il rev. Ralph Lee Ting-sun.

Pechino ha invitato 19 deputati di opposizione: 8 di questi hanno annunciato che venerdì si incontreranno con Qiao Xiaoyang, vice-segretario generale della Commissione legislativa permanente, e con altri importanti politici cinesi.

L'incontro si terrà nella città di Shenzhen, nella provincia meridionale del Guangdong, patria del boom economico cinese. La stessa provincia ha ospitato il 26 settembre scorso il primo storico incontro fra i leader comunisti ed i deputati democratici dopo 16 anni. I democratici erano stati infatti espulsi dalla Cina o privati di visto per il loro sostegno al movimento pro-democrazia ed anti-corruzione schiacciato in piazza Tiananmen nel giugno '89.

Emily Lau Wai-hing , membro de "La Frontiera" (uno dei gruppi democratici in passato più avversi a Pechino), parteciperà all'incontro. L'attivista spiega che i democratici hanno accettato l'invito anche se qualcuno lo vede come una semplice tattica per ridurre l'impatto della manifestazione del 4 dicembre. "La comunicazione fra le parti – spiega – è un valore che abbiamo sempre accettato. Se Qiao dovesse dire qualcosa di negativo, questo non farebbe altro che aumentare l'importanza della protesta".

La marcia sarà tenuta sotto controllo perché ritenuta un importante indice della popolarità dei sentimenti democratici fra la popolazione di Hong Kong. "Nel corso dell'incontro – aggiunge l'attivista – chiederemo una roadmap ed una tabella precisa dei tempi necessari per giungere alla piena democrazia nel territorio".

I deputati manderanno anche una lettera a Qiao invitandolo ad Hong Kong per "osservare" la manifestazione.

Del gruppo di parlamentari invitati non ha ancora risposto l'ex presidente del Partito democratico Martin Lee Chu-ming, che lo scorso anno venne definito "un traditore" da un politico di Pechino. Il politico si è incontrato ieri con Condoleezza Rice, Segretario di Stato americano, per "discutere della questione democrazia in Hong Kong".

Il colloquio si è svolto in forma privata ma un portavoce del Dipartimento di Stato Usa ha detto che Washington "crede che il suffragio universale in Hong Kong debba essere messo in pratica il prima possibile".

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