06/03/2008, 00.00
ASIA
Invia ad un amico

Prezzi alle stelle per il riso, alimento essenziale dell’Asia

L’aumento continuerà per tutto il 2008. India, Vietnam e altri Stati fermano le esportazioni. La Cina non copre nemmeno il bisogno interno. In difficoltà persino gli aiuti Onu per i Paesi più poveri.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Prezzo del riso alle stelle e grandi problemi per 2,5 miliardi di persone, soprattutto in Asia, per le quali questo cereale è un alimento essenziale. Esperti prevedono aumenti per tutto il 2008, anche per manovre speculative degli Stati produttori.

Secondo l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) delle Nazioni Unite, il riso tailandese è arrivato a 500 dollari la tonnellata, record dal 1989. Negli Stati Uniti, 4° esportatore mondiale, è giunto a 400 dollari per tonnellata, con un aumento del 75% in un anno.

L’aumento è anche dovuto al recente blocco delle esportazioni posto da Stati grandi produttori, come India e Vietnam, motivati ufficialmente da esigenze di consumo interno. La Thailandia prevede di ridurre l’export da 9,5 a 8,7 milioni di tonnellate annue. La Cina, che in passato esportava riso e grano, ora li acquista, anche a causa della forte riduzione delle zone agricole a favore di industrie e abitazioni. Anche se la produzione annuale è stata di 420 milioni di tonnellate, il consumo è salito a 423 milioni, con aumenti nei Paesi del Medio Oriente e dell’Africa, anche per l’aumento del prezzo di altri alimenti.

Questa situazione rischia di colpire le popolazioni più povere per le quali, soprattutto in Asia, il riso è un alimento essenziale e difficile da sostituire. In Bangladesh, Cambogia, Indonesia, Laos, Myanmar, Thailandia e Vietnam si stima che il riso provveda tra il 50 e l’80% delle calorie consumate. Robert Zeigler, direttore dell’Istituto internazionale per la ricerca sul riso, a Manila, esprime “preoccupazione, perché in passato la mancanza di riso ha portato a proteste della popolazione”.

Per tutto il 2008 si prevedono ulteriori aumenti. Tra le cause della crescita vi sono infatti l’aumento del prezzo del petrolio (che rende più costosi sia il raccolto che il trasporto che i fertilizzanti) e l’aumento di altri alimenti essenziali come cereali, olio vegetale, carne, zucchero, banane. A far crescere i prezzi contribuisce anche il fatto che in Asia la produzione di riso è aumentata solo dello 0,5% nel periodo 2007-08. Peraltro i governi di questo continente, oltre a sottrarre terreni all’agricoltura, spesso trascurano una politica di sussidi, senza la quale gli agricoltori restano poveri e molto esposti ai disastri climatici.

Le Nazioni Unite temono che questo possa anche colpire il programma di aiuti verso i Paesi poveri del sud est asiatico: come a Timor Est, dove circa il 40% della popolazione vive con meno di 55 centesimi di dollaro al giorno e dipende in modo massiccio dagli aiuti alimentari esteri. (PB)

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Timor Est e Indonesia promuovono un futuro all’insegna “dell’amicizia”
19/07/2008
Timor Est, Commissione Onu chiede indagini sull'ex premier Alkatiri
17/10/2006
Timor Est chiede all'Onu 800 uomini per cinque anni
27/07/2006
Timor Est: durante l'occupazione indonesiana morte 183 mila persone
21/12/2005
Annan: l'Onu a Timor Est ancora un anno
24/02/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”