23/08/2016, 08.58
TURCHIA - SIRIA
Invia ad un amico

Raid turchi contro Stato islamico (e milizie curde) in Siria

Ankara ha lanciato una serie di attacchi contro i jihadisti a Jarablus e Manbij, oltreconfine. I bombardamenti hanno centrato anche postazioni curde. L’esercito turco pronto a sferrare l’offensiva contro Daesh. L’attentato del 20 agosto sarebbe una risposta jihadista alla minaccia. Dubbi sull’identità e sull’età del kamikaze. 

Istanbul (AsiaNews/Agenzie) - La Turchia ha lanciato una serie di attacchi contro obiettivi dello Stato islamico (SI) nel nord della Siria. Nel frattempo circolano voci secondo cui gruppi ribelli operativi nell’area si preparano a sferrare una importante offensiva contro i jihadisti. L’offensiva dell’esercito di Ankara è una risposta al sanguinoso attentato del 20 agosto scorso, quando un kamikaze si è fatto esplodere durante una festa di matrimonio uccidendo decine di persone. Anche papa Francesco ha ricordato la strage nell’Angelus di domenica, lanciando un appello di pace per “la cara Turchia”. 

Tornando all’offensiva di Ankara, nelle ultime ore reparti dell’esercito hanno lanciato razzi e colpi di artiglieria dal territorio turco oltreconfine, contro postazioni dello SI e delle milizie curde Ygp (Unità di Protezione Popolare). I missili hanno centrato alcuni obiettivi nelle cittadine siriane di Jarablus e Manbij.

Fonti locali riferiscono che nella cittadina turca di Gaziantep vi sono almeno 1500 ribelli siriani, sostenuti dalla Turchia, pronti ad attaccare; nell’area vi sarebbero anche cellule dormienti dello SI pronte a colpire. 

L’offensiva militare è una risposta del governo di Ankara all’attentato kamikaze che ha colpito una festa di matrimonio, uccidendo oltre 50 persone la maggior parte dei quali bambini. Ancora oggi vi sono almeno 66 persone ricoverate in ospedale, 14 delle quali in gravi condizioni. 

Testimoni nell’area affermano che l’attacco del 20 agosto ad opera dello Stato islamico sarebbe proprio una risposta dei jihadisti alla “imminente” operazione militare turca. 

In un primo momento le autorità di Ankara e lo stesso presidente Recep Tayyip Erdogan avevano affermato che l’autore della strage sarebbe stato un bambino fra i 12 e i 14 anni. In realtà non vi sono conferme all’affermazione; lo stesso Primo Ministro Binali Yildirim ha smorzato i torni, sottolineando che non vi sono al momento certezze sull’esecutore. 

Analisti ed esperti ritengono che l’ondata di attentati è destinata a intensificarsi in concomitanza con l’aumentato impegno della Turchia nella guerra in Siria e nella campagna militare contro Daesh [acronimo arabo per lo Stato islamico]. Il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu ha dichiarato che lo SI dovrebbe essere “completamente ripulito” dal nord della Siria. 

Tuttavia, con il pretesto di attaccare i jihadisti la Turchia colpisce anche le postazioni delle unità curde Ygp schierate a nord di Manbij. Per la leadership turca i combattenti curdi sono una estensione del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), gruppo che da decenni si batte per l’autonomia nel sud-est della Turchia e considerato illegale da Ankara. 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Pace in Siria e una nuova geopolitica mondiale: Mosca celebra l’alleanza Erdogan-Assad
08/09/2016 13:12
Attentati ed elezioni: Ankara colpisce la stampa. Giornalisti minacciati e arrestati
22/10/2015
La Turchia verso una guerra civile
12/10/2015
L’attentato di Istanbul attribuito ai jihadisti
21/03/2016 08:32
Tiene la tregua fra governo siriano e ribelli. E' "la più seria"
30/12/2016 08:52


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”