05/01/2007, 00.00
FILIPPINE
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Scomparso e forse rapito un missionario cattolico a Mindanao

di Santosh Digal
P. Lucio Bola, missionario scalabriniano, era tornato a casa a Mindanao per le vacanze di Natale. Dal 31 dicembre non si hanno più notizie di lui. La polizia indaga: ancora nessuna prova che si tratti di sequestro. Il portavoce dell’arcidiocesi di Cagayan de Oro si offre come mediatore per il rilascio.

Cagayan De Oro (AsiaNews) – Si teme sia un rapimento il motivo della scomparsa da 5 giorni di un missionario cattolico nelle Filippine del sud. P. Lucio Bola, 46 anni, lavora al seminario scalabriniano nel villaggio di Pardo a Talisay, Cebu. Il 30 dicembre era tornato dalla sua famiglia a Mindanao nei pressi di Balingasag - provincia di Misamis orientale - per trascorrere insieme le vacanze natalizie. Dal 31 dicembre, però, di lui non si hanno più notizie. Quel giorno - a quanto riferisce una nipote – p. Lucio aveva detto che andava a benedire una casa a Lagonglong. È uscito alle tre del pomeriggio, ma non è più rientrato.

 

“Stiamo investigando su alcuni gruppi che avrebbero potuto avvicinarlo” ha dichiarato il soprintendente Lyndel Desquitado, capo della polizia di Misamis orientale. Desquitado, che non ha fatto nomi dei sospettati, ha poi specificato che al momento non ci sono prove che si tratti di un sequestro. In passato estremisti musulmani di gruppi quali Abu Sayyaf – rete terroristica legata ad al-Qaeda – hanno già rapito e ucciso sacerdoti cristiani nel sud del Paese.

 

La famiglia del missionario, intanto, ha chiesto aiuto anche al sindaco di Cagayan De Oro, Vicente Emano. I parenti di p. Bola si sono recati dal sindaco il 3 gennaio e gli hanno raccontato della morte di fratelli e sorelle del sacerdote avvenuti in incidenti diversi nel 1982 e nel 1983.

 

Anche l’arcidiocesi di Cagayan De Oro – come dichiara il suo portavoce, mons. Elmer Abacahin – è impegnata nella ricerca del missionario. “Stiamo facendo tutto il possibile per trovarlo” ha detto mons. Abacahin., che ha lanciato un appello alla popolazione, perché collabori nelle ricerche.

Egli si è poi offerto di fare da eventuale mediatore con il gruppo che terrebbe in ostaggio il sacerdote: “Mi rivolgo a chi ha in mano p. Bola, sono disposto a recarmi dove mi chiedete, non importa quanto sia lontano, basta che serva a riportarlo a casa”.

 

 

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