Seoul, scontro fra ministri sul confine con la Corea del Nord
di Theresa Kim Hwa-young
Il ministero dell’Unificazione propone di discutere della linea di demarcazione settentrionale con la Corea del Nord, che non l’ha mai riconosciuta. Per i militari, il confine è intoccabile. Nuovi aiuti da Seoul alla popolazione nordcoreana, colpita dalle alluvioni.
Seoul (AsiaNews) – Uno scontro interno al Consiglio dei ministri sudcoreani sta mettendo a rischio la preparazione dello storico incontro fra il presidente di Seoul e la sua controparte nordcoreana, atteso dalla comunità internazionale e soprattutto dalle due popolazioni della penisola.
Lo scontro riguarda il confine settentrionale sudcoreano, che Pyongyang non ha mai riconosciuto: per il ministero dell’Unificazione della Corea del Sud, la questione “deve essere messa in agenda, discussa con la Corea del Nord, come segno di buona volontà”, mentre il ministero della Difesa definisce il confine “intoccabile” ed attacca “chi vorrebbe attentare all’integrità nazionale”.
La linea di demarcazione settentrionale venne tracciata in maniera unilaterale dalla missione delle Nazioni Unite, guidata dagli Stati Uniti, che nel 1953 intervenne nella penisola per mettere fine alla guerra civile. Secondo il regime guidato da Kim Jong-il, esso è illegale.
Per il momento, i due dicasteri non accennano a voler smorzare la polemica, nonostante i ripetuti appelli del presidente e di alcuni gruppi di cittadini che operano per la pace e la riunificazione con il Nord.
Tuttavia, continua lo sforzo umanitario di Seoul nei confronti della Corea del Nord colpita da disastrose alluvioni. Proprio ieri, il governo sudcoreano ha annunciato lo stanziamento di oltre 30 milioni di euro, da destinare all’acquisto di generi di prima necessità per la popolazione colpita nelle scorse settimane da piogge torrenziali e da frane, che hanno causato oltre 300 vittime e quasi 300mila sfollati.
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