Seoul avverte: “Il Nord ha 180.000 soldati pronti alla guerra”

L’ex comandante sudcoreano delle operazioni speciali lancia l’allarme: “Pyongyang vuole provocare un incidente che ci trascinerà in una guerra totale”. L’Onu, chiamato a dirimere la questione, si limita a “condannare gli atti contro la pace”.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Nord ha 180.000 soldati pronti a entrare nella parte sud della penisola. Lo ha detto questa mattina l’ex comandante sudcoreano Kim Yun-suk, che per decenni ha guidato le operazioni speciali di Seoul, nel corso di un discorso ai suoi commilitoni nel War Memorial della capitale. Fra queste truppe, ha aggiunto, “vi sono anche i 40.000 membri dei Corpi ‘tempesta’, incaricati di superare il confine e creare un incidente per scatenare il conflitto”.

Oltre ai corpi speciali, ha aggiunto il militare, “sono state allertate anche le altre Forze armate. Almeno 10.000 membri della Marina, e 5.000 dell’Aviazione, sono pronti a entrare in azione. I corpi ‘tempesta’ sono stati addestrati a portare confusione fra le linee nemiche: nello specifico parliamo di 4 battaglioni di fanteria leggera, 7 di paracadutisti e 3 brigate di cecchini”.

Secondo Kim, “almeno 10.000 soldati del Nord potrebbero entrare nello stesso momento nella Corea del Sud. L’ingresso è previsto attraverso dei tunnel sotterranei, 175 aerei da trasporto e 310 elicotteri. Seoul deve prendere sul serio questa situazione e schierare a sua volta i corpi speciali, perché Pyongyang punta alla guerra irregolare per trascinarci in un conflitto”.

La denuncia del militare riaccende la tensione nella penisola. Dopo l’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan, che secondo Seoul è stata un’operazione del Nord, le due parti si sono rivolte alle Nazioni Unite per dirimere la questione. Il Consiglio di Sicurezza si è però limitato a “condannare le azioni contro la pace nella penisola”.