23/09/2016, 11.37
CUBA – GIAPPONE
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Shinzo Abe a Cuba: aprire nuovi mercati e fermare il nucleare di Pyongyang

È la prima visita di Stato di un leader giapponese a L’Havana. Sul tavolo aiuti economici alla sanità, taglio del debito dell’isola e investimenti. In cambio Castro si impegna a esercitare “sforzi diplomatici” per calmare la Corea del Nord, suo storico alleato. Dopo Abe arriva il premier cinese Li Keqiang: l’Asia orientale sempre più interessata a espandersi nei Caraibi.

L’Havana (AsiaNews) – Il primo ministro giapponese Shinzo Abe e il presidente cubano Raul Castro si sono accordati per un’espansione dei rapporti economici bilaterali e la cancellazione di una parte dell’enorme debito de L’Havana nei confronti di Tokyo. In cambio, Cuba si è impegnata a esercitare “sforzi diplomatici” per calmare le provocazioni militari e nucleari del regime di Pyongyang. È il risultato dell’incontro fra i due leader avvenuto sull’isola caraibica: Abe è il primo leader politico nipponico a visitare il Paese.

Il viaggio rientra nell’ottica del disgelamento internazionale di Cuba a seguito della ripresa dei rapporti diplomatici con gli Stati Uniti, avvenuta nel 2015 dopo circa 50 anni di embargo. Tokyo è un alleato storico di Washington e ha sempre cercato di seguirne – per quanto possibile – la politica estera. Delle 700 aziende straniere presenti nel Paese, soltanto 18 sono giapponesi. Fino ad ora la bilancia commerciale si è limitata all’interscambio di frutti di mare, tabacco e caffè cubano contro macchinari industriali nipponici.

Il premier giapponese vuole ora sviluppare la cooperazione economica, ma in cambio chiede prima di tutto l’aiuto cubano per la questione del nucleare nordcoreano. L'Havana intrattiene infatti ottimi rapporti con Pyongyang: dal punto di vista storico entrambi sono nel gruppo dei Paesi “non allineati” e si sono sostenuti per quanto possibile nell’epoca degli embarghi. Questa cooperazione ha assunto a volte carattere illegale: negli anni scorsi sono state intercettate più volte navi cubane che cercavano di trasportare in Corea del Nord armamenti “camuffati” da canna da zucchero.

Nel corso dell’incontro con Castro, Abe ha promesso l’invio di materiale sanitario a Cuba per un valore di circa 13 milioni di dollari e ha dichiarato di voler rinunciare al rimborso di circa 1,15 miliardi di euro, parte del debito pubblico bilaterale. Prima di vedere Raul, il premier giapponese ha incontrato anche l’ex presidente Fidel Castro.

L’arrivo sull’isola, secondo diversi analisti, ha anche lo scopo di contrastare l’espansione cinese nei Caraibi. L’area è da tempo al centro di un balletto diplomatico fra Pechino e Taipei, che a suon di aiuti economici si contendono il riconoscimento diplomatico delle piccole nazioni locali. Non sembra dunque un caso che, subito dopo la partenza di Abe, arriverà a L’Havana il premier cinese Li Keqiang.

Secondo quanto ha riferito il viceministro Wang Chang, Li si recherà a Cuba subito dopo la presenza all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sarà la prima visita di un premier cinese, anche se il presidente Xi Jinping si è recato due anni fa nell'isola caraibica, con la quale Pechino intrattiene da sempre rapporti diplomatici fraterni. Come nel caso di Abe, anche il premier cinese intende concentrarsi sui canali economici e "su come approfondire ulteriormente le relazioni bilaterali e la tradizionale amicizia" tra i due Paesi.

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