12/06/2015, 00.00
SRI LANKA
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Sri Lanka, un appello dal nord: Salviamo i tamil dall’esercito (e dalla droga)

di Melani Manel Perera
C.V. Vigneswaran, chief minister della provincia settentrionale, critica la massiccia presenza militare nell’area: un soldato ogni quattro civili. Il problema dell’abuso di eroina, arrivato con l’esercito dopo la fine della guerra civile (2009).

Colombo (AsiaNews) – Favorire lo spaccio di droga – eroina in particolare – per sabotare lo sviluppo e il progresso della popolazione del nord dello Sri Lanka, soprattutto i giovani. È l’accusa lanciata da C.V. Vigneswaran, chief minister della provincia del nord, nel corso di un dibattito tenuto presso il National Dangerous Drugs Control Board (Ndcb) a Colombo l’8 giugno scorso. Secondo il leader tamil, complice di questa situazione è la presenza massiccia dell’esercito, e pertanto ha chiesto in via ufficiale un’indagine imparziale per chiarire il ruolo delle forze armate nella zona.

Vigneswaran ha sottolineato: “Fino al 2009, quando è finita la trentennale guerra civile e le Tigri Tamil [Liberation Tigers of Tamil Eelam, Ltte] sono state sconfitte, non c’era questo problema di abuso d’eroina. Solo dopo sono iniziati i problemi”. “Prima della guerra – ha confermato il dott. Nilanga Samarasinghe, presidente del Ndcb – la provincia non era colpita dall’uso di droga, perché i ribelli non permettevano ai narcotrafficanti di entrare”.

“La popolazione locale – ha aggiunto il chief minister – sospetta che gli spacciatori abbiano diffuso la droga per impedire ai giovani del nord di progredire nella loro istruzione, per ridurre il loro senso di libertà e ostacolare il loro lavoro. Abbiamo ancora molti problemi a causa della perdurante presenza delle forze armate: le nostre terre, le nostre coltivazioni, le nostre riserve di pesca e i nostri affari sono stati presi da loro. Le nostre donne non sono al sicuro. Nella provincia del nord ci sono almeno 100mila militari, ovvero un soldato ogni quattro civili. Saremmo estremamente felici se l’esercito si ritirasse”.

Samarasinghe ha aggiunto che una squadra speciale anti-narcotici – capeggiata dal Vigneswaran – sarà presto inviata sul territorio, e una linea telefonica diretta sarà a disposizione dei residenti per contattare la polizia. “Se le Ltte non permettevano ai narcotrafficanti di entrare – ha continuato il chief minister – come è possibile che la droga si sia radicata proprio quando le forze armate erano al comando? È per questo che vogliamo l’esercito fuori dal nord”.

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